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... is nothing! - da Un Cuore Grande Così il 22/06/2013 @ 16:53

Football without fans is nothing! (da: trappoladelfuorigioco.it). Uno dei loro striscioni recita che il calcio senza tifosi è nulla. Questo messaggio è il cuore della manifestazione organizzata a Londra per combattere il caro biglietti degli stadi di Premier e Championship.
Per difendere questo messaggio tradizionali avversari hanno sfilato dietro agli stessi vessilli. Tifosi Spurs accanto ai Gunners, con Qpr e West Ham nello stesso corteo per fronteggiare un nemico comune. L’evento è stato organizzato da ‘Spirit of Shankly’, organizzazione storica dei tifosi del Liverpool. I Reds hanno chiamato a raccolta tutti i tifosi delle squadre della Football Associations per dimostrare il loro malcontento contro la crescita inarrestabile dei biglietti delle partite della prima e seconda divisione inglese. La protesta è stata efficace, infatti un nucleo ristretto, formato dai rappresentati di Spurs, Arsenal, Manchester United e Liverpool, ha avuto un colloquio di un’ora e mezzo con il direttore esecutivo della FA, Scudamore. Se questo incontro darà i suoi frutti lo vedremo nella prossima stagione, ma perlomeno i vertici hanno dimostrato di saper ascoltare le voci dei tifosi.
La manifestazione del 19 Giugno è la testimonianza che la pazienza dei tifosi inglesi è al termine. Questa stagione è stagione è stata decisiva da questo punto di vista; i biglietti del settore ospiti dell’Emirates è costato ai tifosi del Liverpool 62 sterline, quasi 80 euro. Ovviamente era pieno per metà. Evento impensabile qualche anno e del tutto indipendente dai risultati degli Scousers. Il corteo ha portato avanti una battaglia specifica sul prezzo del biglietto di trasferta chiamato proprio ‘Twenty’s Plenty’; ovvero, limitiamo i biglietti del settore ospiti a 20 sterline per riempirlo in ogni incontro. Sembra giusto, ma irrealizzabile allo stesso tempo, se si considera che la media dei biglietti per i tifosi di casa è superiore al doppio di questa cifra.
Le ragioni della protesta sono molto semplici. Il costo dei biglietti è aumentato del 720% in 20 anni, ovvero ad un ritmo spaventoso, che non ha eguali con nessun altro bene o servizio sul mercato. Le ragioni sono sociali, visto che alzare il prezzo ha permesso di selezionare gli spettatori in base al loro reddito, ma anche economiche; il principio base è che se gli stadi sono pieni al 95% con questi prezzi, le società non hanno incentivo di abbassarli poiché diminuirebbero il loro profitto. Questa strategia si fonda sul principio che ogni società può permettersi queste tariffe perché ha dei tifosi disposti a pagare queste cifre esorbitanti; sono molto attaccati al club e non badano all’incremento annuale. Il problema è che questa miniera d’oro è destinata ad esaurirsi nel medio periodo. Lo zoccolo duro si è formato una generazione fa, quando i prezzi erano popolari e gli attuali tifosi benestanti hanno costruito la loro fede sugli spalti, sostenendo dei prezzi accessibili. Uno dei tifosi alla manifestazione ha dichiarato al Guardian che si è al punto che un padre di famiglia può permettersi un paio di partite a stagione; difficile forgiare la propria fede in 180 minuti.
Uno dei bersagli del corteo di Londra era Sky, considerato, così come in Italia, tra gli artefici dell’allontanamento dallo stadio; orari assurdi per turni di campionato da spalmare su quanti più giorni della settimana è possibile. Cosa importa al se a Dicembre si gioca a Newcastle con una temperature di meno 15 gradi, magari di Martedì sera? Il divano è nel salotto, ambiente riscaldato dove non si corre il rischio di prendere il raffreddore. Le pay-tv forniscono le uniche iniezioni di denaro alle società, molto più che i botteghini, e quindi sia società che FA hanno grande incentivo economico a fare il loro gioco più di quello dei tifosi. Questi ultimi però non ci stanno, e scendono in piazza.
Tuttavia, vale la pena chiedersi a chi interessa una messa celebrata in una cattedrale vuota come può essere uno stadio senza tifosi. Probabilmente se lo chiederanno i supporters, quando tra qualche anno saranno tutti a intonare i propri inni e sventolare i vessilli dal divano di casa. Oppure se lo chiederanno gli strateghi di Sky o della FA osservando che sempre meno persone sono disposte a sottoscrivere un abbonamento televisivo per guardare 22 calciatori che si affrontano nel silenzio assordante di un impianto da 50 mila persone vuoto.

Sotto, amici di UCGC in Genoa-Napoli 2-4 di questo campionato... e tra pochi giorni inizia la X Edizione di UCGC...

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Miccoli! - da Un Cuore Grande Così il 22/06/2013 @ 16:46

Miccoli choc: 'Quel fango di Falcone'. Il ministro D'Alia: va radiato, non puo' piu' giocare (da: ansa.it). "Fabrizio Miccoli va radiato". Così il ministro della Funzione pubblica Gianpiero D'Alia commenta duramente le "vergognose" parole dell'ex capitano del Palermo su Giovanni Falcone. "Miccoli non può continuare a giocare perché ha tradito la fiducia di migliaia di tifosi che in lui, capitano del Palermo, hanno visto un esempio in cui identificarsi", aggiunge. "Per questa ragione, chiediamo alla Figc di intervenire pesantemente e di valutare la sua radiazione", conclude.
L'ex capitano del Palermo ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Palermo: l'accusa è di estorsione. Miccoli avrebbe commissionato al figlio del boss mafioso Antonio Lauricella, suo amico, il recupero di alcune somme di denaro, come riporta 'la Repubblica'.
Ma a impressionare sono alcuni dialoghi intercettati tra Miccoli e Lauricella junior. Mentre si trovavano in auto i due cantano: "Quel fango di Falcone". E non è l'unico riferimento al magistrato ucciso nella strage di Capaci, insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta. In un altro dialogo, intercettato dagli investigatori, i due danno appuntamento a un altro amico, dicendogli: "Vediamoci davanti all'albero di quel fango di Falcone".
Toni che stridono con quelli usati da Miccoli durante le partite del cuore, quando dedicava i suoi gol proprio a Falcone e Borsellino. Le frasi ingiuriose sono state registrate nelle bobine dagli investigatori che due anni fa avevano messo sotto controllo il telefono di Mauro Lauricella nella speranza di arrivare al padre latitante, considerato il re della Kalsa, quartiere storico di Palermo, catturato poi nel settembre del 2011.
La Procura contesta al bomber rosanero, messo sul mercato dal patron Maurizio Zamparini subito dopo la retrocessione in serie B della squadra, anche l'accesso abusivo a un sistema informatico; Miccoli, secondo i magistrati, avrebbe convinto il gestore di un centro Tim a fornirgli quattro schede telefoniche intestate a suoi clienti, una di queste finì nella disponibilità proprio di Lauricella junior. Tra le relazioni "pericolose" del 'Romario del Salento', come viene definito Miccoli dai tifosi, c'è anche il rapporto con Francesco Guttadauro, anche lui incensurato come Lauricella junior. Gli investigatori sono in possesso di altre intercettazioni tra Miccoli e Guttadauro, nipote del superlatitante Matteo Messina Denaro, e figlio di Filippo, il messaggero dei pizzini con cui comunicavano il boss ricercato e l'ex padrino di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano.

Sotto, Genoa-Osikek, Mitropa Cup a Bari, oltre 20 anni fa

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