Dalla rassegna stampa (e non solo) emerge che dopo il comicissimo FLOP dell'allerta 2 di ieri, con la città "chiusa" e asciutta, mi sembra chiaro sia arrivato il giorno del non ritorno: bisogna cambiare il sistema delle allerte meteo, bisogna accettare che il tempo sia mutato, bisogna avere più coraggio... la logica "meglio avere le allerte e poi non succede niente, che viceversa" la trovo aberrante e simbolica di un atteggiamento perdente o addirittura catatonico, è come dire meglio prendere 2 che 1, ai miei tempi per indicare un concetto così lapalissiano si diceva "GANGA!", qui il discorso sarebbe salire di votazione, non dico verso l'ottimo ma *santa madonna* almeno la sufficienza vogliamo andare a prendercela? io penso che il sistema delle allerte debba avere 3 gradi (e non 2) con il 3° che: scatta solo in caso di reale emergenza a breve termine - viene sempre e solo dopo il 2° - impone la chiusura delle attività di ogni ordine e grado (anche per un breve periodo, es. 3 ore). Se così fosse, la cittadinanza in caso di allerta 2 avrebbe l'obbligo di monitorare i canali ufficiali "immediati" che il Sindaco ha a sua disposizione: pannelli lungo le strade, telefonate a casa, altoparlanti, radio Babboleo, Primocanale... se il cittadino non segue queste modalità e gli succede qualcosa, sono tutti cazzi suoi. Poi bisogna dividere il territorio in settori, perchè non puoi dare sfilze di allerta 2 da Spezia a Ventimiglia, una roba di 180 km e 1.500.000 persone, e bisogna dividere in parti la città di Genova, perchè non puoi trattare la Valbisagno come Albaro, Righi o il Centro Storico. Insomma, ce ne sarebbero di cose da poter fare, la cosa importante è iniziare, queste mie sono solo idee, immagino ce ne potranno essere anche di migliori, ma INIZIAMO ad affrontare la questione perchè così non si può più procedere. Infine, una programmazione speciale come regalo di compleanno: il 29 novembre il regista Joel Coen spegne 60 candeline e The Space Movie gli rende omaggio riportando al cinema 'IL GRANDE LEBOWSKI', diretto insieme al fratello Ethan, il film cult del 1998, carambola di colpi di scena che prendono il via da uno scambio d'identità e da un sequestro di persona, torna in sala il 15, 16 e 17 dicembre in versione digitale rimasterizzata. E forza Genoa!
Dalla rassegna stampa (e non solo) emerge che sono ammorbato dalle ALLERTE 2, questa città sta diventando una faccenda davvero troppo particolare, il pericolo reale è che il facilissimo sistema delle allerte meteo diventi uno scudo per evitare ogni responsabilità, per coprire gli errori, per sistemare tutto senza fare niente... bisogna fare dei lavori, quelli che negli anni scorsi si sono colpevolmente evitati, è troppo facile chiudere tutto per evitare danni e tragedie, bloccando l'economia cittadina e regionale: questo modus operandi non può per nessuno motivo diventare un modus vivendi! se continuiamo così, le proiezioni dicono che l'annata genovese conterà 11 mesi, uno in meno rispetto al resto del mondo. Che un concerto super esclusivo: la leggenda del rock, Bob DYLAN, si esibisce alla Philadelphia's Academy of Music davanti a un solo spettatore, il fortunato è Fredrik Wikingsson, star tv svedese che lavora alla serie 'Experiment Ensam' (Sperimentare da soli), nella quale si sperimentano eventi destinati a un largo pubblico da soli... Wikingsson, che si descrive come un super fan di Dylan, si è seduto nella seconda fila del teatro a sua completa disposizione e si è goduto lo show solo per lui. Che "Sono solo un ragazzo qualsiasi del quartiere di Vedado", dice Tomas MILIAM, l'attore cubano che è anche cittadino americano e italiano, di ritorno nella sua città natale dopo quasi 60 anni di assenza, invitato d'onore della 17° Settimana della Cultura Italiana a Cuba... dopo essere stato scoperto da Mauro Bolognini, è diventato uno dei volti più noti degli spaghetti western e dei polizieschi italiani anni '70, incarnando Er Monnezza (5 film) e l'ispettore Nico Giraldi (11 film). Che in Italia c'è una grande cantante: conferma il suo appeal sul pubblico internazionale la cantante ELISA, che con il live in programma domenica prossima al celebre Koko di Londra ha già fatto registrare il tutto esaurito. Che sono lontani i tempi - era il 1986 - di 9 settimane e ½ , la pellicola che lo consacrò sex symbol del grande schermo, da allora Mickey ROUKE ha cambiato volto, a causa di un intervento chirurgico a cui si è sottoposto per danni subiti nella boxe, e prospettive; l'attore-pugile torna sul ring per sfidare Elliot Seymour, peso medio di 29 anni; l'amore per la boxe risale all'adolescenza di Rourke, quando ragazzino vinceva gli incontri come dilettante, ha indossato di nuovo i guantoni nel 2008 come attore per il film ''The Wrestler'', diretto da Aronofsky, in cui interpretava un ex lottatore in rovina, da allora ha perso 35 chili e oggi, 62enne, sembra tornato determinato a vincere. Che "Il giovane favoloso" di Mario MARTONE ieri ha tagliato il traguardo del milione di biglietti (1.004.109 biglietti staccati): superevviva. E forza Genoa!
Dalla rassegna stampa (e non solo) emerge che PIETRO PISANO, genovese classe 1982, ha lavorato nel Genoa per 7 intense stagioni, la sua ultima partita è stata Genoa-Palermo di lunedì scorso perchè da qualche giorno si è trasferito all'Inter e un sacco di gente si è complimentata per questa sua nuova avventura, intesa come netta promozione di carriera. Io non so come Pisano si troverà in quel di Milano, non darei affatto per scontato che tutto sarà facile e bello, d'altronde basta chiedere a Gasperini. A Milano farà il media officer neroazzurro, tradotto: responsabile ufficio stampa. Nel sito ufficiale non ho ancora letto la news che lo saluta, mentre ieri ne ho ammirata una dal titolo "PER ZÈ EDUARDO UN 2014 D’ORO - La classe non è acqua? In Brasile è tornata a galla"... diciamo che, per motivi diversi, mi hanno sorpreso entrambe. Scriviamo noi, allora, due righe. Pietro ha 10 anni meno di me e lo conosco da parecchio, ho trovato in lui una persona particolare, incompleta ed educata, un ragazzo à la page, curioso ed ambizioso, certamente intelligente, ansioso, molto social ma in fondo solitario, affettivamente inquieto e per questo tenerissimo, con un dolore dentro che prima o poi dovrà ascoltare. Io spero che a Milano vada male, ma proprio di merda, del tipo che il primo giorno alla Pinetina per fare lo splendido fa la battuta "ma dov'è il FILIPPINO?" e non si accorge che il presidente è proprio dietro di lui, insomma che lo caccino su due piedi, Serravalle di ritorno e che non se ne parli più. Al Genoa mancherà molto, ne sono sicuro. Abbiamo visto un sacco di bei film insieme, seguiti spesso da "Sciuscia & Sciorbi" con le sue favolose pizze, titoli che solo i cinefili più malati potevano accettare; ho capito che poteva essere un mio compagno di merende cinematografiche quando si dimostrò felice dopo i 134 minuti del FAUST di Aleksandr Sokurov... era il 29 ottobre del 2011, dopo 10 giorni nacque mia figlia Margherita. Genoanissimo fino all'alluce, negli ultimi anni non parlavamo più del nostro Genoa, forse perchè il nostro rapporto pretendeva espansioni. Gli dicevo spesso di smetterla con il mondo del calcio, di cercarsi un lavoro più stimolante ed adeguato alle sue sensibilità. Con mia moglie, a volte, scherzando, lo indicavamo come nostro figlio adottivo; poi sono arrivati i bimbi veri, ma la sua posizione non ha perso punti: da figlio unico, era solo passato al ruolo di maggiore. Abbiamo giocato insieme a pallone in quel di Cappelletta, la mia Heimat, vero bunker sentimentale, in un perfetto campo in erba da 5 contro 5. A lui dedico questo Emerge: buon viaggio Pietruzzo. E forza Genoa!
Dalla rassegna stampa (e non solo) emerge che nonostante il 5° posto in classifica, io non penserei troppo al piazzamento EUROPEO, questa squadra sta facendo benissimo, probabilmente oltre i suoi limiti, godiamoci partita per partita quello che viene e nella pausa natalizia faremo i conti... intanto io continuo a pensare che a Empoli in Coppa Italia si giocherà finora il match più importante della stagione. Che se la GRAPHIC NOVEL è la forma letteraria di maggiore vitalità negli ultimi anni, la graphic novel biografica è un genere che al suo interno gode di grande interesse e di un momento di ricca offerta; 'BELUSHI' di Alberto Schiavone e Matteo Manera propone il suo punto di vista sulla graphic novel biografica, raccontando la storia del comico e attore americano John Belushi, dagli esordi alla morte nel 1982 a soli 33 anni, una storia tanto peculiare e rappresentativa degli anni '70 americani da essere stata raccontata in una biografia anche dal giornalista dello scandalo Watergate Bob Woodward... on sette capitoli la vita dell'attore è scandita attraversando i suoi momenti salienti, dall'esordio a Chicago all'affermazione a New York e Hollywood, spesso ricorrendo a didascalie biografiche: al centro del libro le esperienze che segnarono il mito di Belushi, la presenza nel cast originale di 'Saturday Night Live' dal 1975 al 1979, la parte di Bluto in 'Animal House' nel 1978 e naturalmente il film 'Blues Brothers' del 1980... in mezzo le vicende legate a film di minore successo come '1941 - Allarme a Hollywood' di Steven Spielberg, esperienze che non scalfiscono la vitalità dell'attore a differenza dell'abuso alcolico e chimico, che il romanzo grafico non perde mai di vista come un triste leitmotiv... intorno alla figura solitaria di John Belushi, il fumetto ha due coprotagonisti nella moglie Judith Jacklin e nell'amico e collega Dan Aykroyd... il capitolo finale spicca quasi come racconto a parte: senza dialoghi e dominato dall'acquerello, le ultime pagine della graphic novel sembrano il contraltare di una vita vitale e colorata, la messinscena di un silenzio che simboleggia l'esito tragico, prevedibile ma allo stesso tempo paradossale della vita di John Belushi. E forza Genoa!
Dalla rassegna stampa (e non solo) emerge che c'è una storia meravigliosa che sta per nascere, i media italiani se ne stanno giustamente appassionando, come noi... vediamo come l'affronta La Repubblica "Se siete snob televisivi, cultori della raffinatezza a ogni costo, dietrologi o amanti dello stereotipo dei barconi al contrario, non leggete questo pezzo. Altrimenti seguiteci a TIRANA ed entrate con noi negli studi albanesi di Agon Channel Italia. Scena uno. Nel guscio giallo luna-park dello studio 3 PUPO prova a far vincere qualche migliaia di euro ai concorrenti vip Walter NUDO e Maria Teresa RUTA. Scena due. Al piano superiore, nel loft in stile Cnn, sir Antonio Caprarica, direttore delle news, s'aggiusta abito gessato e cravatta salmone per le foto promozionali. Scena tre. A metà pomeriggio su un video gigante spunta lui, il Becchetti, the boss, già F. B. e molte cose così "differenziate" da renderlo elettrico, berlusconianamente insonne ("dormo tre quattro ore"). È in videoconferenza da Londra. Pizzo, capelli impomatati, concetti basici. "Tu" empatico e modi informali da battutaro romano. "Non mi pongo limiti", annuncia prudente Mister Agon, al secolo Francesco Becchetti. "Creo lavoro, sono editore e ho una squadra di calcio (Leyton Orient, terza categoria inglese, ndr). Ma non mi chiami né Berluschino né Cairo. Io non mi paragono ". E già: come si fa. Mica viene il dubbio. L'uomo dei rifiuti e delle energie rinnovabili (con la Becchetti energy group). Il nipote (anche d'arte) del re di Malagrotta Manlio Cerroni, arrestato per la megatruffa della discarica più grande d'Europa. Un tempo Becchetti, 48 anni, Bek per gli amici inglesi, era solo il nipote scaltro, il precursore d'Albania ("sono qui dal '93") dove le eco-balle romane le ha portate e riciclate ("l'idea c'è venuta a me e a mio zio"). Ora è il primo editore, non puro, di una tv italiana delocalizzata. Qui a Tirana, capitale della sua America dove i costi di produzione sono pure loro, "ecosostenibili". "Ragiono da imprenditore ma seguo l'istinto. Visto gli studi? Ci ho buttato 40 milioni in questa sfida. Voglio lanciare un segnale, bisogna osare". Il segnale Agon Channel Italia lo accenderà dal 1 dicembre sul canale 33 del digitale terrestre. "Albeggia", "agon", in albanese. La Cologno Monzese di Becchetti è tra i capannoni della periferia industriale di Tirana. Entri ed è come rituffarsi nella gioiosa plasticità della televisione commerciale italiana di inizio anni Ottanta. Più Roma che Milano, ovviamente. " Aho, ma che stai a 'dì? ", declama un montatore. Mezzi e tecnologie non sono al risparmio. Tre studi di registrazione dove ruotano una ventina di programmi tra informazione e intrattenimento (tg da 10 minuti, niente film, tanti talent e un reality sul calcio). Due sale regia. Otto sale montaggio. Un lungo corridoio con camerini e mensa sempre aperta. "In Italia la tivù generalista soffre, io la voglio rilanciare". Si respira un clima avventuroso, da sbarco. Concetto che in altre epoche qui ha conosciuto declinazioni meno liete. 450 dipendenti (50 italiani), dirette no stop, uno studio per le news arredato con Times Square in 3D intorno al tavolo girevole. "Sarà bellissimo", dice Caprarica. "Velocità, sintesi e apertura sul mondo". Perché questo clamore? In fondo è solo un nuovo canale che debutta sul digitale. Già. Ma Becchetti l'ha fatta grossa, o in grande, a seconda dei punti di vista: e, soprattutto, di come gli andrà. Primo: Agon, nel panorama del tubo catodico (quasi) tricolore, è un inedito. Prodotta in Albania (low cost), trasmessa in Italia. Secondo: l'intuizione madre. Croccante nella sua semplicità pop (qualcuno dirà banalità). Ingaggiare artisti, giornalisti italiani. Nomi noti nel nostro Paese che non trovano più gli spazi di un tempo. E per i quali la trasferta albanese può diventare occasione di riscatto o comunque opportunità, anche economica. In ordine sparso: Sabrina FERILLI, la star che condurrà il talk show intimista "Contratto"; Pupo a cui è stato affidato il settore game (conduce il quiz musicale "Una canzone per 100mila"); Maddalena CORVAGLIA che condurrà il talent "My Bodyguard", da cui uscirà una guardia del corpo con contratto assicurato (dicono che Becchetti di gorilla ne abbia in dotazione quattro); Carmen RUSSO ed Enzo Paolo TURCHI; l'ex Inter Marco MATERAZZI che allenerà i calciatori in gara nel talent "Cleyton Orient" (in palio contratti con la squadra inglese di cui Bek è patron). E poi i giornalisti: Alessio Vinci, il primo a emigrare a Tirana, ancora in scuderia anche se non guiderà le news; Giancarlo Padovan (sport); Luisella Costamagna. In bilico (verso il basso) l'annunciata trattativa con Diego Abatantuono, Becchetti annuncia "ho pronto un altro grosso colpo!". Lo annuncerà questa settimana alla festa milanese del lancio ufficiale di Agon Italia: coinciderà con l'inizio della prima diretta. Qualche polemica c'è già. Lo hanno accusato di copiare la tv italiana. Ma va? Che scoperta. Il "Krasta Show" condotto da Adi Krasta, il Fazio albanese, ricorda "Che tempo che fa". "Ca Thu...?!" fa venire molto in mente "Striscia la notizia" (se poi c'è stato ospite Enzo IACCHETTI figuriamoci). Il talent sul calcio è nel solco di roba già vista su Italia 1 ("Campioni") ed Mtv ("Calciatori"). Ma in fondo che importa. Il giochino, anche se Becchetti parla di "innovazione", sta proprio qui. Distribuisce entusiasmo. A suo modo si sente un benefattore. "I dipendenti albanesi con me prendono il doppio dello stipendio medio nazionale (300-400 euro). E quelli italiani hanno stipendio italiano ". Furbacchione? Neo-colonizzatore? Certo se non è matto uno che investe 40 milioni in una televisione di questi tempi, chi lo è? "Sono anti-ciclico. Bisogna avere coraggio. Ma anche grosso rispetto per i lavoratori. Lo dico al premier Renzi". Zio Manlio Cerroni è stato anche lui editore con l'emittente locale Roma Uno. Il nipote l'ha superato. Forse era tutto già scritto. "A 4 anni respiravo l'odore dei rifiuti e mi PIACEVA. Poi è venuto tutto il resto, l'energia, il calcio, la televisione". In onda. E forza Genoa!
Dalla rassegna stampa (e non solo) emerge che PERIN è andato a cena fuori con la squadra per festeggiare il suo primo azzurro e ha bevuto alcool da essere di poco sopra lo 0,5 consentito dalla legge, è stato fermato dalla polizia con multa e ritiro della patente, multa della Società e gogna mediatica nazionale? 3 birre medie o 5 bicchieri di vino, l'unica nota stonata in questa ridicola storia sono le compostissime scuse del giovane portiere, che addirittura dice di voler fare ora da testimonial in campagne contro l'alcool... Mattia, un semplice consiglio: non hai commesso alcuno sbaglio, CONTINUA così e anzi aumenta le dosi di alcool nel weekend, non escludere mai l'erba e il fumo, almeno una volta al mese strafatti violentemente di bamba, tipo 4-5 grammi solo te così smascellerai come Morgan... poi comprati un ferro da tenere sotto la giacca tipo cattivo in James Bond, e assumi un no-look anticontemporaneo che disorienta, gira con un paio di mansuete cagnette femmine di piccola taglia... fatti un rivoluzionario abbonamento a Teatro e scegli 6-7 spettacoli da vedere durante la stagione magari di De Filippo, Genet e Dürrenmatt, e ogni tanto presentati a Pegli mano nella mano ad un trans con la minchia mezza di fuori... cerca d'impazzire e andare sempre più spesso in tv in pratica come fa oggi Marco Baldini, vendi la macchina che hai e non comprare assolutamente quella che i tuoi compagni ti stanno proponendo perchè per uno come te esiste solo un modello ed è la bastarda Renault Fuego GTX del 1980... i capelli lasciali pure lunghi ma non lavarli mai così diverranno presto delle fetenti fruste lucide e antisociali... ti ricordi di Massimo Boldi detto lo scorreggione, nel film "Il ragazzo di campagna" di Pozzetto? bene, per passare alla Storia e diventare Leggenda, ad ogni partita casalinga durante il riscaldamento dovrai fare una raffica di flatulenze così forti che in automatico partirà il coro "Scoreggia per noi, Mattia Perin!"... inizia a fumare, parti subito con le Esportazione senza filtro, un pacchetto al giorno, 7 giorni su 7, una botta di catrame che ogni volta che ne termini una ti senti scemo e più scemo, poi sputa tanto, possibilmente catarro, per terra, in aria, ovunque.... compra dei libri, almeno uno al mese e leggilo! magari Calvino, Pavese e Guy de Maupassant; poi devi fare sesso in continuazione, ma mai con donne di età compresa tra i 20 e i 40, il mio consiglio è di darci dentro con grandmother di colore o sfatte milf asiatiche... la prossima volta che andrai dal dentista per curare una semplice carie, fatti togliere un incisivo centrale e metticene uno d'oro luccicante, perchè a te piaceranno i film di Emir Kusturica... Brigata Mattia Perin, brutti sporchi e cattivi. E forza Genoa!
Dalla rassegna stampa (e non solo) emerge che la crisi economica che investe l'Europa da anni colpisce soprattutto i più deboli. Una storia emblematica arriva dalla Spagna, dove una 85enne malata e con la pensione minima è stata sfrattata per debiti e le sue lacrime hanno fatto il giro del Paese. Fino a che, per sua fortuna, è accorsa in suo aiuto la squadra di calcio del RAYO VALLECANO. Venerdì una commissione giudiziaria, protetta nientemeno che da diverse unità di polizia antisommossa, ha eseguito lo sfratto della signora Carmen, che aveva ipotecato la sua abitazione a Vallecas, storico quartiere popolare di Madrid. A nulla sono valsi i tentativi di una ventina di attivisti accorsi sul posto di impedire lo sfratto. Il figlio della donna aveva chiesto un prestito di 70mila euro ad un creditore privato, offrendo la casa come garanzia. Dopo il mancato rimborso, il creditore ha messo la casa all'asta. Carmen, che abitava lì da decenni, prende una pensione di 630 euro al mese e ha diversi problemi di salute. Tuttavia, dopo una proroga di un mese, il giudice ha firmato l'esecuzione dello sfratto. La vicenda ha fatto il giro del web, che ha immortalato la signora in lacrime al momento dello sfratto. Tanto che il club del Rayo Vallacano, terza squadra di calcio di Madrid che gioca nel quartiere di Carmen, ha deciso di porvi rimedio. Così oggi l'allenatore Paco Jémez ha annunciato che il club aiuterà la donna a "trovare un posto dove vivere con dignità senza sentirsi soli".... Che «Lo SCUDETTO? Un domani chissà, per ora la vedo dura», così Sinisa Mihajlovic, in conferenza stampa a Bogliasco alla vigilia della gara di Cesena, ha risposto ad una domanda sulle parole del presidente Massimo Ferrero che aveva parlato di sogno scudetto in un’intervista. «Per il tricolore ci vuole programmazione, un altro tipo di programmazione. È vero, la Samp lo ha vinto tempo fa ma ora ci sono squadre che spendono di più, e più forti» ha concluso Mihajlovic. Che oli di sorprendente bellezza, arazzi coloratissimi, ma anche terrecotte, bronzi, disegni, i 53 capolavori di Joan MIRO' saranno in mostra dal 26 Novembre al 6 aprile nei vasti spazi delle Fruttiere di Palazzo Te a Mantova. Che "mi ricordo MONTAGNE VERDI, e le corse di una bambina, con l'amico mio più sincero, un coniglio dal muso nero. Poi un giorno mi prese il treno, l'erba il prato e quello che era mio, scomparivano piano piano, e piangendo parlai con Dio. Quante volte ho cercato il sole, quante volte ho mangiato sale, la città aveva mille sguardi, io sognavo montagne verdi. Il mio destino è di stare accanto a te, con te vicino più paura non avrò, e un po' bambina tornerò. Mi ricordo montagne verdi, quella sera negli occhi tuoi, quando hai detto s'è fatto tardi, t'accompagno se tu lo vuoi. Quella nebbia le tue parole, la tua storia è la mia storia, poi nel buio senza parlare, ho dormito con te sul cuore... E forza Genoa!
Dalla rassegna stampa (e non solo) emerge che il Comune di Recanati vuole conferire la cittadinanza onoraria al regista Mario MARTONE e all'attore Elio GERMANO, dopo lo straordinario successo del film "Il giovane favoloso", dedicato a Giacomo Leopardi... il sindaco Francesco Fiordomo e la giunta vogliono che i due artisti ''entrino di diritto nella grande famiglia recanatese'', entrambi hanno dimostrato ''amore per Giacomo'' e la sua città natale... e a proposito del film, il viaggio iniziato giovedì 16 ottobre 2014 non è ancora finito, ancora ieri si è piazzato al 9° posto dei più visti e nel complesso è arrivato a 5.675.000 euro per ben l'allucinante cifra di 969.000 biglietti staccati! se andate al cinema questo weekend pensate a "Due giorni, una notte" dei fratelli Dardenne con la splendida Marion Cotillard. Che attenzione battaglione: ALBANO e ROMINA con ogni probabilità torneranno a cantare insieme per la prima volta in Italia, dopo 20 anni, a Sanremo, in febbraio, e all'Arena di Verona, il 29 maggio: lo ha annunciato lo stesso cantante dopo un concerto a Mosca, dove si è esibito con l'ex moglie a distanza di un anno dalla loro storica reunion "Ci rivogliono, come ospiti nella prima o nell'ultima serata. E' probabile che ci andremo", ha spiegato aggiungendo che "in aprile saremo negli Usa, in maggio in Canada". Che LUNEDI' sera giochiamo una partita insidiosa, sinistra, da attenzionare, potenzialmente importantissima. Che siamo nel 1981. Negli USA inizia l’era Reagan: meno tasse e tagli alla spesa pubblica per risollevare l’economia. In Spagna, grazie alla posizione assunta da re Juan Carlos, fallisce un colpo di stato tentato dai militari della Guardia Civil che irrompono nel giovane parlamento durante la nomina del presidente del governo. Intanto l’IBM presenta il 5150, primo PC ad essere lanciato sul mercato. In Italia, nel corso delle indagini su Michele Sindona emerge la lista dei 962 presunti iscritti alla loggia P2 guidata da Licio Gelli. A Catanzaro la Corte d’appello assolve tutti gli imputati al processo per la Strage di Piazza Fontana. Il terrorista turco Mehmet Ali Agca in Piazza San Pietro spara al Papa, Giovanni Paolo II, ferendolo gravemente. Il Paese segue in diretta TV la tragedia del piccolo Alfredino Rampi caduto in un pozzo e morto dopo 3 giorni di agonia. Loretta Goggi sale sul palco del Festival sanremese, incantando giuria e pubblico con la sua voce sulle note di “Maledetta primavera”. Voglia di stringersi e poi - vino bianco, fiori e vecchie canzoni - e si rideva di noi - che imbroglio era - MALEDETTA PRIMAVERA. Che resta di un sogno erotico se - al mattino è diventato un poeta - se a mani vuote di te - non so più fare - come se non fosse amore - se per errore - chiudo gli occhi e penso a te. Se - per innamorarmi ancora - tornerai - maledetta primavera - che imbroglio se - per innamorarmi basta un'ora - che fretta c'era - maledetta primavera - che fretta c'era - se fa male solo a me. E forza Genoa!
Dalla rassegna stampa (e non solo) emerge che in attesa di riavere il Gruppo, per poi farlo esplodere e rifarne uno nuovo, un grande ringraziamento a tutti coloro che si sono spostati nella nostra PAGINA facebook, 2413 likers, con l'Emerge lettissimo, ieri da 3.200 persone e l'altroieri da 4.400, insomma procediamo per la nostra strada, senza paura di soffrir di solitudine. Che è morto all'età di 83 anni il regista de "Il laureato" Mike NICHOLS, aveva 83 anni, con il celebre film interpretato da Dustin Hoffman aveva vinto l'Oscar nel 1967. Che don Riccardo SEPPIA, l'ex parroco di Sestri Ponente condannato per pedofilia e induzione alla prostituzione, dovrà avere un nuovo processo, ma questa volta secondo la Corte di Cassazione (che ha annullato la precedente sentenza della Corte d'Appello che confermava una pena di nove anni e sei mesi di carcere) l'ex parroco non dovrà affrontare anche l'accusa di induzione alla prostituzione, ma solo quella di rapporti sessuali con minori... nella condanna - la stessa in primo grado e in appello - avevano avuto un peso forte anche le accuse di cessioni plurime di droga e fornitura di cocaina agli stessi minori. Che speravo ci fossero almeno due settimana di bel METEO, invece già il weekend dovrebbe essere uggioso, nulla di preoccupante, ma due maledette settimane soleggiate ce le meritavamo: vabbuò! Che 15 anni dalla sua morte il mondo del cinema rende omaggio a Stanley KUBRICK, agli studi della Warner Bros. di Los Angeles il suo ricordo è vivo grazie alle parole di alcuni degli attori che sotto le sue mani sono diventati grandi, l'occasione è la presentazione di un cofanetto blu-ray delle opere del grande regista scomparso e dell'anteprima mondiale del documentario "Kubrick Remembered", di Gary Khammar... Malcolm MCDOWELL, il mitico capo drugo Alex di "Arancia Meccanica", racconta come Kubrick lo coinvolse nel famosissimo film: "Entrò nel piccolo alloggio dove abitavo, chiuse la porta a chiave, mi lanciò un libro e disse: 'Quando hai finito di leggerlo chiamami'. Quel libro si intitolava 'A Clockwork Orange', e mi avrebbe cambiato la vita per sempre". Che il nome di una pizza diventa virale e fa scattare la polemica in Rete, oggetto del contendere l’ultima “creazione” di una pizzeria di LOANO, il “Mamita” sul lungomare Garassini: la pizza si chiama “Speriamo nel Vesuvio”. Che "Disco disco dove io, sono veramente io, è fantastico, superfantastico... E la dimensione che, mi fa vivere con te, l'avventura che c'è dentro di me... Disco disco manda via, tutta la malinconia, è la favola, la superfavola, dove sto come vorrei, dove vivo i sogni miei, col mio principe più azzurro che mai... Bambina bambina, "Sing along and dance bambina", bambina bambina, disco bambina. Bambina bambina bambina ba... E forza Genoa!
Dalla rassegna stampa (e non solo) emerge che la resa dei conti si avvicina sempre più, Shitstorm stiamo arrivando! Che i KISS in Italia, l'11 giugno saranno all'Arena di Verona: annunciata l'unica data italiana del "40th Anniversary Tour" con cui la band statunitense festeggia i 40 anni di attività, rock, giochi di luce e fuochi d'artificio saranno naturalmente i protagonisti della serata... io i Kiss me li ricordo da piccolo, nel 1979 uscì l'LP "Dynasty", mi girava in casa e ogni volta che lo vedevo pensavo "minchia ma quelli cioccano come delle lame!". Che RITUZZA pensava d'esser già guarita, ha sbulaccato con la voce parlando 25 ore al giorno, ha avuto una ricaduta, ora si è di nuovo ripresa, il problema sarà capire come funzionerà la sua testa dopo un mese di casa senza lavoro e amici, si riprenderà? o porterà i segni del decadimento psichico? comunque andrà, quando la rivedrete al Pontetto, siete pregati di far finta di niente ed assecondarla. Che bello il video nel nostro sito di Genoa-Juventus 2-2 del 1978! Che anche con Carlo CRACCO, torna dal 18 dicembre su Sky Uno il nuovo appuntamento con Masterchef (e a maggio con la seconda stagione di Hell's Kitchen Italia). Che parliamo di cose serie, io ogni volta che guardo foto di MALESANI mi commuovo, quest'uomo fantastico e anticonformista, sempre avanti, sempre più piegato in due: Superciuk ti voglio bene! E forza Genoa!
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