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Addì, venerdì 5 agosto 2016 - 59° giorno di raccolta
- da Un Cuore Grande Così
il 05/08/2016 @ 06:54 Addì, venerdì 5 agosto 2016 59° giorno di raccolta Euro donati 4509 “Nell’atto di fede c’è sempre un momento in cui bisogna chiudere gli occhi e buttarsi in acqua con cuore intrepido e senza garanzia apparente” (Paul Claudel) Per descrivere Patrizia Bianco uso solo un'espressione: donna dolcissima. Arriva allo stadio bardata di rossoblù stringendo la mano di suo marito mentre nell'altra tiene il suo santino e saltella felice dispensando il suo sorriso. L'entusiasmo e la gioia di questa “ragazza” sono contagiosi e solo leggendo il suo scritto mi sono resa conto che per lei lo stadio e il Genoa sono esperienze relativamente nuove; ciò avalla la passione dei tanti che non sono nati Genoani perchè magari non hanno avuto alcun nonno o padre che abbia svolto il rito del battesimo genoano, ma lo sono diventati e trovo che anche scegliere il Genoa sia una forma altissima di amore. Anche Patrizia e consorte hanno sempre sostenuto UCGC e troverete il suo scritto particolare e dolce...come lei. Grazie Patrizia...grazie! “L'importanza di portare il Padre Pio allo Stadio. Sono una recentissima tifosa Genoana e credo di avere in me lo spirito dei bambini che vivono il Genoa grazie alle esperienze e ai racconti dei loro amici, genitori e nonni tifosi da molti anni. Ascolto a bocca aperta i racconti dei "vecchi" tifosi che ricordano i viaggi in Europa per seguire il Grifone e rimpiango di non aver vissuto quei momenti storici. Vedo i filmati in rete delle partite che hanno fatto la storia del Genoa, le coreografie di Dario uniche e inimitabili e penso "cavolo mio marito c'era, com'è fortunato...". In gradinata nord occupo un posto ben preciso nel parterre lato distinti;detto posto è stato stabilito dalla mister del nostro gruppo. La nostra mister è molto severa (si sa che il mister ha un compito delicatissimo e stressante ), le sue regole sono ferree: non si cambia posto nemmeno se diluvia soprattutto in caso di pareggio o di vantaggio, le sue occhiate inceneriscono il o la malcapitata che si sposta. Ormai nella cabala è entrato di diritto anche Padre Pio raffigurato in un'immaginetta che mi è stata regalata alcuni anni fa da mia mamma (che era molto devota e che non è più su questa terra). Il Padre è entrato in punta di piedi grazie a qualche gol miracoloso all'ultimo minuto e a me che tenevo la sua immagine in mano in quel magico momento. Perfino alcuni incalliti bestemmiatori che ho vicino nel parterre si contengono un po' quando mi vedono arrivare e mi chiedono "ce l'hai l'immaginetta?". Certo, la porto sempre e la tengo nella tasca destra per estrarla solo nel momento del bisogno.... Prima di prendere posto cerco la maestra Rita e dopo i baci di rito le dico "io ce l'ho il Padre!!!", lei ride e io rispettata la cabala posso tranquillamente andare a prendere le ultime raccomandazioni dal mister e a fare il riscaldamento pre partita.... Solo il GENOA riesce a farmi fare queste cose...... E per finire vi invito a donare perché FELICITÀ È DONARE, rende felice chi riceve e ARRICCHISCE ANCHE CHI DONA.” (Patrizia Bianco)
Eccoci dopo tanta trepidante attesa all'appuntamento clou per interesse e partecipazione: l'asta delle magliette Old1973Block 2016!!! Come ogni anno Roberto Scotto e il suo inossidabile gruppo ha dedicato una versione, stavolta "color grigio chiaro nebbia scozzese", delle magliette pro UCGC (grazie!!!) Sono 15 quelle a Vostra disposizione, qui sotto potete vederne sia il prototipo che il risultato finale, decisamente accattivante! Potete fare le vostre offerte commentando il post nel nostro gruppo Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/groups/627011247403056/permalink/890479611056217/ciò fino a mercoledì 10 agosto alle 19:59 con una base d'asta di 30 euro a maglietta indicandone anche la TAGLIA (storicamente vestono molto)!! Forza!!!! Tutta la cifra confluirà nel totalone di UCGC. Grazie!
Addì, giovedì 4 agosto 2016 58° giorno di raccolta Euro donati 4259 “Com’è meraviglioso che nessuno abbia bisogno di aspettare un solo attimo prima di iniziare a migliorare il mondo.” (Anna Frank) Annalisa Rossetto fa parte del gruppo di splendide educatrici che abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare in questi anni di UCGC. L'entusiasmo con il quale Emanuela prima e poi Annalisa ed Elena hanno accolto il progetto UCGC, ci ha sempre commossi e l'amore e il trasporto con i quali hanno condotto i pazienti, i loro “ragazzi”, anche nell'avventura stadio è degno dei complimenti e dei meriti che tributiamo loro. Grazie anche a te Annalisa per il tuo contributo e per la passione che impieghi svolgendo il tuo lavoro. “Se penso al mio essere genoana,come un po' tutti, i ricordi affondano le radici nell'infanzia..perché, inutile girarci intorno, il Genoa si respira e si vive 365 giorni l'anno ogni anno fin da quando nasci se hai la fortuna di nascere tra chi, questi colori, li ama.. Naturalmente ricordo il mio battesimo allo stadio,avevo 7 anni e vidi un Genoa-Brescia e di quella partita ho il ricordo dell'emozione forte di tutto il contesto più che della partita stessa..poi con il passare degli anni andavo allo stadio quando mio padre o mio zio mi portavano forzando un po' la mano a mia madre che aveva sempre un po' paura dei possibili "casini"..ma la radiolina la domenica era sempre accesa e non ci si perdeva un risultato che fosse uno.. E che bello il lunedì mattina discutere durante la ricreazione di questa o quella azione al di là del risultato, testardamente orgogliosa del mio Genoa,io unica femmina tifosa a disquisire di calcio con i compagni maschi. Quando a 22 anni ho cominciato a lavorare come educatrice lo stadio è diventato una lontana chimera..le domeniche ho cominciato a passarle in comunità e a condividere la mia passione con i miei pazienti o ospiti o meglio ancora "ragazzi" come ho sempre amato chiamarli..e la passione per i colori più belli del mondo è diventata strumento di lavoro in un lavoro in cui la passione è tutto o il rischio è di avvizzire o,peggio, di far avvizzire..ma quando le passioni si incontrano, si allacciano strettamente e si incoraggiano a crescere non possono che sfociare in qualcosa di bello ed entusiasmante.. E così arrivo alla storia cominciata 9 anni fa quando sono entrata in contatto con UCGC e con la possibilità di portare allo stadio i "miei" ragazzi è nata anche la meravigliosa avventura dei ragazzi "Matti per il Genoa"..Grazie a Lorenzo,Riccardo e Rita si è aperto sia per gli operatori sia per i nostri ragazzi un universo che mi azzardo a definire quasi parallelo alla vita di comunità..grazie a quanti hanno donato,fosse anche solo 1€, si è potuto,nel corso degli anni continuare l'avventura.. Nell'incontro con Emanuela(con lei è stato un ritrovarsi) ed Elena, persona splendida che riesce ad essere d'esempio nella semplicità della quotidianità con i nostri ragazzi, si è sviluppato un clima di fermento e di creatività che non è così banale trovare sul lavoro. Striscioni cuciti a mano, idee tirate fuori dai ragazzi su come dare una mano a raccogliere, giornate trascorse a parlare di Genoa e, con i bei ricordi della domenica insieme ai nuovi amici allo stadio, si riusciva a detendere tensioni e a creare ponti invece che muri..quante cose avremmo da raccontare Elena,Emanuela ed io!!. Ora che il lavoro mi ha portato ad uscire dall'amato gruppone dei Matti per il Genoa sento la mancanza di tutto ciò..ma loro,i Matti per il Genoa,continuano ad esistere e con loro tutti i ragazzi che aspettano settembre per poter godere,almeno alla domenica,di un momento di svago..perciò..DONATE DONATE DONATE “ (Annalisa Rossetto)
Addì, mercoledì 3 agosto 2016 57° giorno di raccolta
- da Un Cuore Grande Così
il 03/08/2016 @ 06:19 Addì, mercoledì 3 agosto 2016 57° giorno di raccolta Euro donati 4159 “La vita mi faceva semplicemente orrore. Ero terrorizzato da quello che bisognava fare solo per mangiare dormire e mettersi addosso qualche straccio. Così restavo a letto a bere. Quando bevi il mondo è sempre lì fuori che ti aspetta ma per un po’ almeno non ti prende alla gola.” (Charles Bukowski) Elena mi ha inviato il contributo scritto di un altro ragazzo di Villa Basilea. Come per il precedente pezzo di Maurizio, lascio che sia lo scritto di Mauro a parlare. Sono pugni nello stomaco queste storie, così diverse ma così uguali. Fanno riflettere e fanno pensare...anche al fatto che molti talvolta quel buco nero possono averlo visto ma hanno avuto la fortuna di non scivolarvi dentro o almeno non del tutto... Grazie Mauro...Forza e sempre avanti col sorriso! “Cari amici di UCGC, oggi vi faccio conoscere Mauro, eclettico musicista che al suo esordio allo stadio mi ha fatto perdere 10 anni di vita, perdendosi fuori dello stadio, prima di un derby sotto il diluvio universale, e dandomi la gioia, di farmi cercare all'interno dello stadio dallo speaker ... "la ragazza Elena Poggio è attesa al posto di polizia della tribuna entrale". “Mi chiamo Mauro e posso dire di essere cresciuto a pizza e mandolino, nella mia famiglia siamo tutti musicisti; l’unico problema, che mi perseguita come un’ombra da che ne ho memoria è l’alcool. Dovete sapere che quando si apparecchiava la tavola veniva messo in primis il fiasco di vino, ricordo ancora il nome: il “bardolino” e solo in un secondo momento il pane. Nella mia famiglia tutti bevevano, in particolar modo mio padre, che tutte le sere tornava a casa ubriaco e se la prendeva con chiunque si trovasse difronte, in particolar modo con me in quanto figlio maggiore che cercava di difendere sua mamma. Avevo circa dieci anni e ricordo ancora che, quando uscivamo, diceva a me e mio fratello: “Se tornate che avete buscato ve ne do altrettante, se ne avete date vi do 500 Lire!”. Ed è così che siamo cresciuti io e mio fratello, fino a quando, all’età di tredici anni ho conosciuto una ragazzina per bene che con la sua “possessività” mi ha aiutato a distaccarmi un po’ dalla realtà in cui vivevo. Andavo già allo stadio, la prima partita da solo, senza papà, fu Genoa – Imperia (3-1); la vidi con lei ed alcuni amici e lì ci fu il mio avvicinamento alla fossa dei Grifoni, dove hanno iniziato a chiamarmi “Mauro vipera” e, di nuovo, all’alcool. Tanti ricordi al campo ed in trasferta: Lollo, Piccin , Orio, Bussolotti detto Giancarlo Neve, Nerone, Pantera, il viaggio a Liverpool, infinito, ma al ritorno che soddisfazione! e le corse a difendere i tifosi dopo Fiorentina Genoa per colpa del fallo di Martina su Antonioni…. Tanti ricordi e intanto la vita scorreva, il momento più difficile si è presentato quando ho dovuto lasciare questa ragazza per sposarmi con la madre delle mie figlie: il matrimonio, la paternità e le responsabilità pesavano troppo. Grazie alle mie figlie, alle cure mediche e agli Alcolisti Anonimi, ho trascorso un lungo periodo di sobrietà; fino ad arrivare al divorzio: è stato un attimo tornare alle vecchie abitudini e, in questo caso, la musica non ha aiutato… Ricordo bene: “da bere all’orchestra!” e, in un attimo, mettevo da parte i pensieri. Allo stadio andavo ancora, vivendo quelli come unici momenti di sfogo, il Genoa era sempre casa. Così va avanti la mia vita, fino ad arrivare all’età di quarant’anni, quando ho conosciuto una donna che mi ha aperto un po’ gli occhi e che mi ha incoraggiato nel cercare aiuto trascorrendo un periodo presso una Comunità, dove ho capito che l’alcool è più che altro uno stile di vita che va cambiato e dove ho incontrato persone stupende. Uscito dalla Comunità la mia vita è decisamente migliorata ma, arrivata la pensione è arrivata anche la ricaduta: il tempo libero, le bambine a scuola, la convivenza con la mia ex moglie… ed è stato un attimo. Sono andato avanti così per anni, altalenando momenti di sobrietà ad altri di precipitoso declino, entrando ed uscendo da ricoveri e comunità, fino ad arrivare qui, dove spesso mi sento stretto, ma almeno protetto. Un momento per me fondamentale è l’uscita verso lo stadio. Grazie ad UCGC sono tornato a vedere il mio Genoa ed i momenti in cui varco il cancello per tornare al campo, mi fanno sentire di nuovo libero e torno me stesso al punto che… oggi ho preso il DASPO, Elena, infatti, mi ha al momento allontanato perché ne ho fatta una delle mie ed ho brindato ad una vittoria del Grifo! Chiudo col sorriso, come sono abituato a fare, sperando, di ritrovarvi sotto un sole rosso blu.” (Mauro – Matti per il Genoa di Villa Basilea) DONATE...DONATE...DONATE!
Addì, martedì 2 agosto 2016 56° giorno di raccolta Euro donati 4119 “Sole sul tetto dei palazzi in costruzione, sole che batte sul campo di pallone e terra e polvere che tira vento e poi magari piove. Nino cammina che sembra un uomo, con le scarpette di gomma dura, dodici anni e il cuore pieno di paura.” (Francesco De Gregori) Anche Luca Pitto, come quelli che lo hanno preceduto, è davvero un sostenitore costante e un compagno presente e attivo nel cammino di questa iniziativa. E' ironico e mordace al punto che, nei suoi interventi su fb, talvolta non è compreso (segno evidente che molti davvero sono chiusi e arroccati nel proprio fortino al punto da non cogliere la battuta o il sarcasmo) e io mi diverto un mondo a leggere i suoi commenti ma ancor più le deliranti risposte ad essi. Questo suo intervento rivela la sua profonda passione rossoblù e l'amore che lo lega al Genoa...alla faccia di quelli che, in altri gruppi, lo hanno anche definito doriano... Grazie di cuore Luca “L’essere genoano per me rappresenta essere una élite, essere stati scelti per portare avanti tradizioni e colori come fecero i nostri padri ed i nostri nonni prima di noi. Per me, questo senso elitario ha una maggiore ragione di essere, in quanto nato e vissuto a Sampierdarena, enclave diversamente colorata; fin dai tempi dell’asilo e delle elementari ho vissuto il mio essere in perenne minoranza come una fortuna, il potere appartenere a qualcosa che gli altri non avrebbero mai avuto. Era orgoglio, gonfiare il petto di fronte a vittorie ormai passate da tempo, ma con l’incrollabile certezza che un giorno, magari anche lontano, quei fasti sarebbero tornati, ed io sarei stato presente. Come per molti Genoani il mio primo ricordo di Genoa non è stato molto piacevole: avevo cinque anni, e fin dal giorno prima mia madre mi confessò che la domenica sarei andato per la prima volta allo stadio con mio zio. La sera a preparare l’abbigliamento adatto, maglietta rossoblù e bandierina regalatami da poco, l’emozione sapendo che a breve sarei stato al Ferraris non mi fece dormire. Poi il giorno dopo, finalmente, lo stadio, salire mano nella mano di mio zio i gradoni fino all’ultimo dei distinti, in un Ferraris ancora scoperto; mio zio che indica la nord e mi dice di gridare quello che gridano loro e di sventolare la mia bandiera quando lo fanno loro. E' stata una cosa bellissima, entrata sottopelle per non uscire più. Il risultato, manco a dirlo, negativo, Genoa Atalanta 0-2, e la rabbia, quando tornavo da scuola per dover leggere ogni giorno, nel bar sotto casa, i risultati del totocalcio, con quella sconfitta che non passava mai…con il tempo mi ci sono un po’ abituato. Adesso sarebbe bellissimo che far parte attiva di UCGC non sia essere una élite, ma che sia una cosa popolare con tantissimi donatori, quindi DONATE DONATE DONATE “
Addì, lunedì 1 agosto 2016 55° giorno di raccolta Euro donati 3314 “Io i colori rosso e blu li ho nel sotto pelle, capisce? Non prendo in giro nessuno quando dico che il Genoa è tra le prime 10 squadre d'Europa, come nome. ” (Franco Scoglio) Giorgio Rocca lo conosco solo di vista e prima del mio stalkeraggio per la richiesta del contributo scritto, non eravamo neppure “amici” su fb e salvo alcuni commenti su questo gruppo, sapevo poco di lui Sta di fatto che però è uno dei fondatori della famosa Banda Matuzalem, l'ho incontrato a cene benefiche, ho visto le foto mentre è in visita ai bimbi ricoverati al Gaslini e so quanto cerchi di fare per gli altri insieme ai mattacchioni della Banda. Ciò basta a farmelo apprezzare e piacere come persona e a ritenerlo un nuovo amico. Grazie di cuore Giorgio... “Inizio come tutti hanno cominciato il proprio racconto....Rita mi ha chiesto di scrivere qualcosa per UCGC. La mia passione per il Grifo è nata nel 1975.....5 anni di roba....e tutto per merito o colpa di una famiglia Genoanissima che i miei conoscevano, al quale chiesero, visto che lavoravano tutti e due, se potevano tenermi dall'uscita della scuola fino al loro arrivo dopo il lavoro. Questa famiglia oltre a tenermi stile baby sitter inizialmente, poi come fossimo parenti, mi inculco' la Genoanita'.....termine magari non in uso ma capibile. Iniziarono a darmi pupazzetti, foto di giocatori, far vedere in tv sintesi di partite....insomma dal 1976 inizio a seguire il Grifo.....quello di Girardi, mio idolo ai tempi, Basilico, Mendoza, Secondini, Pruzzo. E chi mi porta allo stadio? Mio padre....doriano, che smise di seguire la sua squadra allo stadio prt portare me prima nei distinti e dal 1980 misi piede in Gradinata. Non ricordo la partita, maledetta memoria, ma ricordo che rimasi affascinato.....da li un crescendo, fino al primo abbonamento del 1982.....12 anni. Ora a 46 anni non mi è passata la passione, la fede...sono rimaste uguali a 40 anni fa e conoscendomi rimarranno tali col proseguo del tempo. Il Genoa non era per me inizialmente un affare di famiglia,avendo padre doriano, ma lo è diventato grazie a quella famiglia che negli anni sono diventati parenti acquisiti, ma Grazie anche a mio Padre per non avermi bloccato questa passione. Genoa sei tutta la mia vita. DONATE, DONATE è bello DONARE....GRAZIE UCGC “ (Giorgio Rocca)
Addì, domenica 31 luglio 2016 54° giorno di raccolta
- da Un Cuore Grande Così
il 31/07/2016 @ 06:44 Addì, domenica 31 luglio 2016 54° giorno di raccolta Euro donati 3314 “Da soli possiamo fare così poco; insieme possiamo fare così tanto.” (Helen Keller) E come ogni domenica ecco il riepilogo settimanale: Donazioni: Andrea S. 10 euro; Riccardo R. 50 euro; Marco B. 20 euro; Gian Andrea M. 30 euro; Walter F (dalle Isole Cayman) 100 euro; Danilo C. 20 euro; Gino N. e M.M. 50 euro; Davide G. 5 euro; Ermanno C. 30 euro; Paolo V. 20 euro Aste: Maglia nera OldBlock 2014 (Davide G.) 35 euro Sciarpa Paris S.G. (Davide G.) 10 euro Sciarpa Holland (Riccardo G.) 10 euro Sciarpa Athletic Bilbao (Riccardo G.) 10 euro Foto Genoa - Campobasso 85/86 (Serena R) 20 euro Foto Genoa - Juventus 83/84 (Serena R.) 10 euro Autori dei contributi scritti: Addì, lunedì 25 luglio 2016 – Franco Leoni Addì, martedì 26 luglio – Cristiano Micera Addì, mercoledì 27 luglio – Maurizio Larosa Addì, giovedì 28 luglio – Tiziana Giannotta Venerdì, 29 luglio – Danilo Cazzulo Sabato, 30 luglio – Paola Bianchi Special guest della settimana Roberto Scotto con il suo post per la ricerca del colore delle maglie che insieme agli Old Block ci ha donato (grazie ragazzi) per la prossima asta e che ha generato centinaia di commenti. Commenti deliranti quasi più del famoso Trilocale (che già era abbastanza da TSO) ed un colore che forse non esiste nelle famose tabelle cromatiche ufficiali, ma che dovrebbe entrarci di diritto, solo per il fatto di averci tenuti in tensione e fatto trascorrere una settimana di divertimento. A tutti i donatori, gli “astatori” gli scrittori e a quelli che han partecipato al gioco del colore ( rimanendo peraltro bloccati nel capanno del Bosco delle Fate di Fontanigorda con Emilio Fede, Cinghio e Camozzi che canta Extraterrestre portami viaaaa), un grazie grande così. Un abbraccio specialissimo al vincitore della maglia (eletto all'unanimità dal gruppo visto che nessuno ha indovinato) Giancarlo Troiolo, il mio grande amico Gian, con un corale forza Troy che supera in decibel il famoso gol contro l'Oviedo. E se ancora vi state chiedendo che belin di colore sia il “grigio chiaro nebbia scozzese” non resta che attendere domani per l'avvio dell'asta e puntare altissimo perchè le maglie Old Block sono sempre ambitissime. Come di consueto cerco di coinvolgervi nel “dietro le quinte” di UCGC, pubblicando l'immagine di una delle numerose lettere che ci stanno giungendo dalle strutture pregandovi di leggerla con attenzione. Infine una mail ricevuta dal Prof. Sorci dell'I.T. Meucci: da diversi anni forniamo tessere di gradinata Sud ai ragazzi dell'Istituto che, come ho già avuto modo di raccontare, migliorano profitto e comportamento anche in funzione della possibilità di andare allo stadio. E da qualche anno anche loro vogliono partecipare alla raccolta attraverso una colletta che poi ci inviano via bonifico. Anche a questi splendidi ragazzi e al loro super Prof. va il nostro grazie, con la promessa di impegnarci ancora di più affinchè anche per questo campionato possano ottenere gli abbonamenti UCGC. “In data odierna ho effettuato un bonifico a nome mio e dei ragazzi del Meucci che grazie a voi lo scorso campionato hanno avuto la possibilità di recarsi allo stadio e sostenere il Genoa Grazie di tutto Salvatore Sorci” Buona domenica a tutti e continuate a donare...donare...donare! E a scrivere...scrivere...scrivere! Rituzza
Nel ricordarvi di spuntare le notifiche TUTTI I POST nel nostro gruppo Facebook per rimanere sempre aggiornati, per vedere come, cliccate il seguente link: https://www.facebook.com/groups/627011247403056/permalink/866982643405914/ oggi abbiamo il piacere di mettere a Vostra disposizione altre due splendide magliette. La prima è decisamente romantica: ce la dona Andrea Limoncelli (grazie!!!), è del terzino sinistro venesiano Davide Scantamburlo che giocò, poco, 10 presenze, nel Genoa 2002/03 anno che terminò con quel Genoa - Cosenza di deamicisiana memoria. La seconda è invece particolare: ce la dona Davide Ghironi (grazie!!!), è della nazionale irlandese che tante simpatie ha suscitato nell'ultimo europeo, è nuova di pacca, come si può vedere ancora incellophanata, taglia M della Umbro. Potete fare le vostre offerte commentando il post nel nostro gruppo Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/groups/627011247403056/permalink/887445554692956/con una base d'asta di 27 euro a maglia, specificando su quale si punta, fino a lunedì 1/8 alle 19:59. Tutta la cifra confluirà nel totalone 2016 di UCGC. Grazie!
Addì, sabato 30 luglio 2016 53° giorno di raccolta Euro donati 3314 “La famiglia durerà quanto l'uomo. Essa è la culla dell'umanità” (Giuseppe Mazzini) Per parlare di Paola Bianchi, la writer di oggi, devo per forza citare anche il marito Gianluca Musumeci. Scrivono entrambi poco ma ci seguono assiduamente e donano con altrettanta costanza.. Posso dire di conoscerli anche al di fuori del Genoa poiché sono genitori presentissimi e attivissimi nella scuola dove insegno: e apro un inciso extra Genoa...genitori partecipate attivamente alla vita della scuola dei vostri figli, soprattutto se Pubblica, perchè mai come oggi abbiamo bisogno del vostro supporto. La loro è una di quelle famiglie che fa bene al cuore sapere che esistano veramente e ringrazio entrambi per il loro apporto continuo in UCGC! Ma un grazie speciale a Paola per il suo contributo. “Noi donne della famiglia , prima mia mamma e mia zia , poi io e mia sorella, siamo cresciute con mio nonno che diceva “l’impurtante e’ che u galante nu segge ne’ fascista, ne’ sandoriano!” E gli e’andata bene ! Classe 1907, nato in Via Tortosa “vecchia”, vissuto all’ombra du “Campu” (non stadio,ma rigorosamente campo), aveva vissuto gli ultimi scudetti da “zuenotto” e raccontava che si festeggiava sventolando le bandiere fino ...in corso Galliera! Ha vissuto poi gli anni in cui i giocatori erano misci e vivevano in una stanza in affitto in corso de stefanis; odiava il Bologna “ladro”di scudetto, comprava le paste se il Genoa vinceva e avrebbe voluto morire una volta vinta la stella ,ma si e’ fermato alla vittoria di Liverpool! Anche mio marito ha seguito le orme del nonno : per tutti “Giulin”, una macchietta, massaggiatore del Genoa , della nazionale e della Sestrese lo ha portato,senza troppa fatica, dalla sua parte nonostante la presenza di un padre della gradinata sbagliata. Mio marito nato e cresciuto a Sestri, ha ceduto per amore e ha lasciato Sestri Ponente (cosa rara per i sestresi doc!),anche se i maligni dicono sia venuto a Marassi perche’ c’e’ lo stadio! Mio papa’, sempre serio, integerrimo, di poche parole, parla tanto solo guardando il Genoa: allo stadio con chiunque capiti a tiro, a casa, da solo, con la tv. Nelle vittorie storiche brinda con grappa doc ed e’ rimasto memorabile il suo “chi non salta e’ un sandoriano” dopo un derby vinto e visto in Nord col suo grande amico u sciu Bertola , come lui serio e rigoroso, che gli dice : “belin Bianchi, anemmu, saltemmu anche nuiatri!” Ora, nel nostro piccolo, continuiamo questa tradizione famigliare coi nostri figli: il grande, 12enne non ha piu’ niente da imparare, la piccola, 8 anni, bionda e timida fanciulla dagli occhi blu, e’diventata un’esperta di calcio, ed e’rimasto in memoria il suo “Arbitro, che lo tiri fuori il cartellino, quello rosso!” all’indirizzo di un interista che a parer suo aveva fatto un “fallo che non si fa”! Tutto questo per dire che il Genoa e’ famiglia, non solo tifo e passione. Ciascuno di noi ha da raccontare esperienze vissute, ricordi, aneddoti legati alla propria vita e a quella delle persone del cuore. Il Genoa non e’ solo una squadra da tifare,ma una parte di noi, che ci accompagna sempre e se riesci anche a fare qualcosa di “buono” con “Un cuore grande cosi’” allora vinci su tutti i fronti. DONATE, DONATE, DONATE” (Paola Bianchi)
Addì, venerdì 29 luglio 2016 52° giorno di raccolta Euro donati 3244 “Quel gran genio del mio amico, con le mani sporche d'olio capirebbe molto meglio; meglio certo di buttare, riparare Pulirebbe forse il filtro soffiandoci un po' scinderesti poi la gente quella chiara dalla no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare.” (Lucio Battisti) Danilo Cazzulo molti di voi non lo conoscono perchè ora frequenta meno lo stadio e anche nel gruppo fa parte dei “lettori silenziosi” anche se ha sempre aiutato UCGC con donazioni in denaro e materiale. Danilo è un uomo di sensibilità e profondità uniche quanto rare e vi assicuro che discorrere con lui e la sua compagna è un viaggio intimistico ricco di spunti e riflessioni che fanno bene al cuore. Matteo Perani, che Danilo cita nel brano, è un suo compagno di liceo e amico da sempre: io invece conosco Danilo perchè è colui che riesce sempre a rimettere insieme la mia auto che io usuro dimenticando le più elementari indicazioni per farla funzionare e con gli anni, tra un cambio d'olio e una frizione bruciata, ho scoperto di aver trovato anche un amico davvero speciale. Grazie Dani... (ps: a proposito... c'è una spia rossa accesa sul cruscotto, dove ci sono le ondine del mare con quella specie di termometro sopra...dici che dovrei passare da te un attimo? ) “Sono un genoano oserei dire indipendente. Non ho mai fatto grandi trasferte probabilmente perché non ero in un gruppo che le faceva. Vedevo le partite con mio padre da bambino e a Pruzzo e Damiani preferivo l’omino che vendeva l’aranciata in quei sacchetti color alluminio. Chiedevo sempre a mio padre come si chiamasse il tifoso pelato del settore opposto pensando che lui conoscesse tutti perché la partita per me troppo piccolo era un di più. Crescendo è cresciuto anche l’interesse e la consapevolezza della forza che si respira all’interno del campo, ma soprattutto la reale sensazione che il connubio interessi/calcio a Genova avrebbe lasciato le briciole quando in tempi di vacche magre in realtà non mangiavamo neppure quelle. E allora giù a respirare storia, colori, statistiche e sogni. In casa mia, di Matteo e Vittorio si allestivano campionati di Subbuteo dove il Genoa era sempre in testa e in serie A, dove Gigi Marulla era capocannoniere davanti a Maradona e Platini e dove Podavini in area le prendeva tutte lui. Noi vivevamo quel calcio di poesia e baffi da delinquenti anni 70. Al posto dei tatuaggi i nostri idoli avevano cicatrici e bulloni. La domenica si viveva lo stadio già al mattino quando qualche volta sempre con Matteo andavamo a piazzare lo striscione del Genoa club San Giorgio sulle ringhiere dove dietro spuntavano i primi piloni del nuovo Ferraris e via così ,crescendo . Ho pianto da solo per lo 0a3 di Taranto, la scalata Ferraris-via Robino dopo la vittoria sul Liverpool l’ho vissuta piegandomi in due dal mal di pancia ogni duecento metri e l’abbraccio di mio padre al rientro a casa ha dovuto attendere la mia uscita dal bagno; ho esultato per un gol di Chini (…) contro il Siena rimanendo poi incredulo al fischio finale perché eravamo condannati alla C; ho odiato una vecchietta veneta in un albergo perché nell’agosto 2005 al mio arrivo quando ha saputo che venivo da Genova mi ha subito bollato come uno che andava in C per aver comprato una partita e non avevo vessilli addosso. Ho saltellato in giacca e cravatta per villa Serra dopo il gol di Zaniolo a Monza mentre ero testimone di nozze di un amico sampdoriano dopo non aver respirato per 30 secondi al gol di Lopez, record superato già pochi anni dopo grazie a Boselli. Insomma, la mia genoanità è tutta dentro di me anche adesso che non sono più abbonato perché ho il voltastomaco del sistema. L’orgoglio di essere genoano l’ho sempre sbandierato anche nei tempi più bui in mezzo a covi di gobbi piemontesi e interisti che forse ora avrebbero più rispetto ma i ricordi di ogni partita sono passi scanditi della mia vita e mi vivo la mia passione pulita verso un qualcosa che va oltre il gioco del calcio e che vorrei che i miei figli imparassero più che altro per loro stessi. Doniamo tutti, dai… “ (Danilo Cazzulo)
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