Addì, giovedì 1 settembre 2016
85° giorno di raccolta
Euro donati 15066
E mentre la raccolta estiva di UCGC si avvia agli ultimissimi giorni, spero frenetici e proficui pertanto continuate a donare, due parole a chi ha reso questa mia rubrica degna di essere considerata tale.
Semplicemente GRAZIE!
Rituzza
“Non sono molti posti dove mi sento a mio agio. Lo stadio è un’eccezione, una zona franca dove timidezza, insicurezza, scarsa tendenza a socializzare si fanno da parte. “ (Silvia Blondet)
“ Penso ad un football di emozioni, di legami che si trasmettono dal nonno ai nipoti, di una storia personale che corre anche su quei gradoni e che balla con il tempo, al ritmo dei nostri cori.” (Quasi Sereno - Marco)
“Per me il Genoa è un parte fondamentale della mia vita: è mio padre che sul letto di morte alza il pugno per un inutile terzo gol alla Cremonese, è la Nord che vedevo da piccolo andando a piedi allo stadio da Piazza Manin, valutando a occhio "quanti eravamo", è mio figlio che temevo non diventasse Genoano, perché abbiamo vissuto i suoi primi 5 anni a Livorno, ed alla maestra dell'asilo che gli chiedeva "Tu cosa sei ?" (Inteso come nazionalità) lui rispondeva semplicemente "Io sono Genoano" ed ora è abbonato in Gradinata Nord, come sono stato io dal 1979.” (Paolo Pasquale)
“Una donna di 47 anni che, priva di qualsiasi familiarità con il calcio, si ritrova ad essere madre di una quattordicenne invasata...che fa allora? Diventa a sua volta tifosissima, lo diventa e lo resta fino alla fine, fino a quegli ultimi mesi in cui, indebolita nel fisico e minata nella mente, ogni volta che mi vedeva rientrare con la sciarpa al collo, levando quel poco di voce che le restava, mi chiedeva: "abbiamo vinto?" (Simonetta Ravaglia)
“ Il Genoa è questo, è come i suoi ragazzi: non si arrende e continua a dipingere il suo Sogno. Un sogno che sale, come quei gradini sui quali si stende tutta la passione della sua gente.” (Early Journey - Patrizia)
“Per molti il Genoa rappresenta un qualcosa che va ben oltre a undici ragazzi che nel tempo hanno corso, corrono e correranno dietro ad un pallone. E’ storia, appartenenza, orgoglio. Ma credo che prima di tutto sia un qualcosa di intimistico e difficilmente spiegabile....E cosa mi piacerebbe che un giorno, nella vita che sceglierà di vivere, riuscisse a comprendere mia figlia. L’amore che può esserci dietro a due colori ed un prato verde.
Passeranno presidenti, allenatori e giocatori. Ma tutto questo resterà per sempre. ” (Matteo Perani)
“L'amore incondizionato che si prova per il Genoa, per i nostri colori, sono queste le ragioni di vita più belle.. “ (Giulia Ferrari)
“Io non so cosa sarei stato se non fosse esistito il Genoa, ma grazie a dio è un problema che non mi devo porre. “ (Carlo Cayman)
“Spesso le persone ci deridono, ma non possono capire e personalmente sono anche contento che sia una cosa solamente per noi.
“Creiamo famiglie allargate , nel nome del Genoa” E chi non ci capisce, peggio per lui.” (Armando Canevello)
“La soddisfazione però è enorme per aver portato il nostro Grifone in Europa ed aver vinto il premio come miglior tifoseria del Torneo dimostrando anche qui (per chi ancora non lo sapesse)l'Amore e la Passione che ci lega al Nostro VECCHIO GRIFONE.” (Salva Frasca)
“Non importa che si stia giocando nella massima serie o nelle categorie inferiori, a noi genoani importa solo essere al campo (...) a vedere 11 grifoni correre che sporcano la maglietta dando tutto quello che hanno in corpo…” (Davide Galletto)
“Essere genoani a distanza significa vivere le vigilie importanti, gioire e soffrire...DA SOLI...perchè “Il Genoa ce l’hai dentro e qualsiasi tentativo di spiegazione a chi non è come te, non è altro che una perdita di tempo”” (Luigi Carbonara)
“Sara' capitato anche a voi (...), ma certe persone, senza motivo apparente, ti entrano dentro. Ti piacciono proprio. Si certo, l'innegabile fede verso quella maglia da due colori (uno e' poco, tre sono troppi), ma quella voglia di "sacrificare" un pochettino di loro per dedicarlo al prossimo non e' mica roba da poco. “(Fulvio Fileni)
“Io voglio solo che i miei figli e i figli dei miei figli abbiano la possibilità di continuare ad amare i colori rossoblu, di portare avanti questa passione smisurata e che il Genoa abbia un futuro. “ (Edoardo Bozano)
“Mi emozionai a vedere la scritta Genoa, non sapevo dove fosse Oviedo. Ma sapevo che ci sarei andato. “ (Ivano Mucchi)
“Una passione che mi ha fatto fare , chilometri e chilometri... e che mi fa entrare in gradinata con la consapevolezza di entrare nel salotto di casa mia ,con gli amici di sempre con le sciarpe al vento , la percezione di quella piccola bambina con i codini continua ... fratelli , amici e a volte come in famiglia con screzi e litigi , ma sempre uniti per un unico amore il Grifo .... nella mia vita non ho solo questo ..ma QUESTO FA LA DIFFERENZA !!! “(Laura Fogli)
“Per noi il Genoa va oltre la semplice squadra di calcio: il Genoa è parte della nostra vita quotidiana del nostro pensiero e dei nostri valori.....il genoano ha il potere di guardare il suo vicino e capirne le emozioni del momento,perché le sta provando anche lui oppure le ha provate in passato. (Andrea Tamagno)
“La malattia è ereditaria, si innesta nel profondo del patrimonio genetico.
Me l’ha trasmessa mio nonno materno. Lui e i suoi fratelli, da bambini, ogni domenica partivano da Quarto, andavano a piedi fino a Marassi, e davanti ai cancelli del Campo du Zena cercavano un adulto che accettasse di fingersi loro padre per poter entrare al Ferraris. “ (Zena Gne- Giuliano Gnecco)
“Un giorno all'improvviso" capita che per un motivo o per l'altro, ti imbatti in qualcosa che entri a far parte di te, della tua vita e che sia talmente radicato da non staccarsi più se non il giorno della tua fine.
Quel giorno per me, è stata una domenica di quarantacinque anni fa. All'ora di pranzo sentii mio padre rivolgersi a mia madre dicendo "Oggi lo porto al campo." ...” (Corrado Camozzi)
“Un televisore in bianco e nero, è quello della cucina, con i tasti pesanti da schiacciare, è lì che si guardavano le sintesi delle partite la domenica sera tutti insieme attorno al tavolo, mamma, papà mio fratello e io.” (Elena Poggio)
“Ed io, illuminato dalla luce rossoblù appena nato, ho deciso qualche anno fa di raccontare la Nord in un modo diverso.
Abbiamo sempre tutti visto le foto della Gradinata dal campo o dagli altri settori; invece io sto cercando di far vedere la Nord da dentro, dagli occhi di quei 10000 che ogni domenica la vivono rendendola di fatto viva essa stessa.” (Davide Fiz)
“...noi non “tifiamo” Genoa perché, come definizione, è troppo limitata, a un singolo contesto. Noi “siamo” genoani perché la visione della nostra vita a 360 gradi è permeata di rossoblù…a prescindere che si giochi la domenica alle 15.00! “ (Jacopo Noceti)
“Ciao nonno è passato oramai quasi un anno da quando sei salito su al terzo anello e da tantissimo tempo per acciacchi vari non venivi più allo stadio e questo mi mancava moltissimo... adesso siamo di nuovo insieme nella Nord. “ (Andrea Atanasio)
“Nella mia prima vita ero juventino, perché mio padre voleva così, ed allora, anche nella seconda vita ho continuato ad informarmi sui risultati della juve, loro vincono, portano buone notizie, è facile tifarli. Quando in comunità ci hanno dato la possibilità di andare allo stadio a vedere il Genoa, grazie ai ragazzi del “Cuore”, tutto è cambiato... Ho tifato Genoa ed ho avuto la riprova che ho ancora tante vite da iniziare” (Maurizio – Villa Basilea)
“So che dovrei ritirarmi ma non riesco perché lo stadio è il mio habitat naturale, ho iniziato ad andarci da piccolo anche se il calcio non mi interessava granchè ma era un modo per stare con mio papà.” (Franco Leoni )
“La Genoanità è la capacità di restare in piedi contro le sferzate di vento che il destino getta addosso a chi cammina a testa alta, spazzando via spesso la pazienza ma non la resistenza. “ (Cristiano Micera)
“L'ingresso al Ferraris ebbe l'effetto di una folgorazione, essendo abituato a vedere il calcio solo in televisione, mi sembrava così strano potermi guardare intorno senza dover guardare quello che proponeva la telecamera, ragione per la quale fu più il tempo che passai a guardare quello che succedeva intorno a me anzichè seguire la partita...” (Maurizio Larosa)
"La mamma non mi manda a Oviedo, Davide e lo zio Manuel ci vanno con l’aereo, la nonna mi porterà a vedere le macchine che partono dal Palasport" (Tiziana Giannotta)
“L’orgoglio di essere genoano l’ho sempre sbandierato anche nei tempi più bui in mezzo a covi di gobbi piemontesi e interisti che forse ora avrebbero più rispetto ma i ricordi di ogni partita sono passi scanditi della mia vita e mi vivo la mia passione pulita verso un qualcosa che va oltre il gioco del calcio e che vorrei che i miei figli imparassero più che altro per loro stessi. “ (Danilo Cazzulo)
“Il Genoa non e’ solo una squadra da tifare,ma una parte di noi, che ci accompagna sempre e se riesci anche a fare qualcosa di “buono” con “Un cuore grande cosi’” allora vinci su tutti i fronti.” (Paola Bianchi)
“Il Genoa non era per me inizialmente un affare di famiglia,avendo padre doriano, ma lo è diventato grazie a quella famiglia che negli anni sono diventati parenti acquisiti, ma Grazie anche a mio Padre per non avermi bloccato questa passione.“ (Giorgio Rocca)
“L’essere genoano per me rappresenta essere una élite, essere stati scelti per portare avanti tradizioni e colori come fecero i nostri padri ed i nostri nonni prima di noi.
Per me, questo senso elitario ha una maggiore ragione di essere, in quanto nato e vissuto a Sampierdarena...” (Luca Pitto)
“Un momento per me fondamentale è l’uscita verso lo stadio. Grazie ad UCGC sono tornato a vedere il mio Genoa ed i momenti in cui varco il cancello per tornare al campo, mi fanno sentire di nuovo libero e torno me stesso...” (Mauro – Villa Basilea)
“Se penso al mio essere genoana,come un po' tutti, i ricordi affondano le radici nell'infanzia..perché, inutile girarci intorno, il Genoa si respira e si vive 365 giorni l'anno ogni anno fin da quando nasci se hai la fortuna di nascere tra chi, questi colori, li ama..” (Annalisa Rossetto)
“Sono una recentissima tifosa Genoana e credo di avere in me lo spirito dei bambini che vivono il Genoa grazie alle esperienze e ai racconti dei loro amici, genitori e nonni tifosi da molti anni. Ascolto a bocca aperta i racconti dei "vecchi" tifosi che ricordano i viaggi in Europa per seguire il Grifone e rimpiango di non aver vissuto quei momenti storici. “ (Patrizia Bianco)
“Aiutare è' un bene che facciamo prima di tutto a noi stessi, come perdonare, come lasciar perdere, come prendere il coraggio di lottare per chi ogni giorno lotta per sorridere e per farcela. “ (Luisa Setti)
“La solitudine, il dolore per la mia inadeguatezza, mi hanno portato a rivolgermi ad un centro di salute mentale dove, in seguito ad un iniziale periodo di lunghi e proficui colloqui, con la psichiatra che mi aveva in cura abbiamo deciso per un periodo di ricovero in una comunità, che mi aiutasse a maturare e a rendere autonomo. “ (Stefano – Villa Basilea)
“Per me,essere Genoano non è il risultato sportivo. Probabilmente non lo è per nessuno di noi,altrimenti avremmo già disertato la Gradinata e l'intero stadio da tempo.
Essere Genoani, senza nulla togliere alle altre tifoserie, è passione. Per me la Passione è colore,coreografia.” (Marco Granai)
“ Per vedere il grifone vincente in un derby dovetti aspettare per oltre dieci anni un brasiliano che tirava da lontano ....ma in quegli anni mai mi sognai di abbandonare per quanto fosse stata ingloriosa la prestazione la gradinata ....anzi volevo rimanere lì a guardarli esultare fino a che l'ultimo di loro non se ne fosse andato e insieme a me c'erano centinaia di fratelli fieri indomiti e orgogliosi dei propri colori ....primi ad arrivare e ultimi a lasciare il tempio ...nonostante tutto ...baccicin andava a casa prima di noi ....comunque “ (Lorenzo Benve)
“Mia madre Rita nata nei 1913 non era proprio genovese ma di famiglia rivierasca per madre e emiliana da parte di padre.
Ma il suo tifo per il Genoa era vero e profondo, mi raccontava quando avevano soldi lei e la sorella andavano in tribuna con guanti borsetta capellino.” (Andreina Merlino)
“Sono passati vent'anni e quel paese prima composto solo da bianco nero azzurri ora si è colorato di rossoblu....mi piace pensare che quelle due ragazzine che anzichè andare in discoteca...come tutte....si sparavano km e km di curve....abbiano contribuito alla diffusione del virus. “ (Simona Baroni)
“..da sempre in pratica ho frequentato lo stadio in modo solitario, forse avrò un'indole da orso, partivo e parto tuttora da solo da casa ma per fortuna trovo sempre e comunque aggregazione con tante care persone conosciute pian piano durante gli anni, in pratica davvero come una grande famiglia, e per me che non la ho è una cosa veramente importante.” (Riccardo Grossi)
“Io di mostriciattoli pronti a punzecchiarmi, ahimè, ne ho avuti tanti e, chi mi conosce bene di persona può confermarlo. Ciò che mi ha fatto star meglio è stato, sostanzialmente, l'affetto delle persone a me vicine e, queste persone, le ho trovate che, come me e come tantissimi di noi di questo gruppo, stavano in piedi su quei seggiolini blu.” (Simo Moroni)
“Il Genoa per me e’ il torneo “Ciao Edo” in mezzo a ragazzi arrivati da ovunque per ricordare il sorriso di uno di loro che si accendeva soprattutto quando vedeva scendere in campo quelle 11 magliette rossoblu.
Il Genoa per me e’ il torneo “United in the name of Genoa” che Luca Carini organizza ogni anno con quei pazzi di Amsterdam innamoratisi dei nostri colori quando la Nord ruggiva davvero.
Il Genoa per me e’ un manipolo di ragazzi e qualche vecchietto che con pale e picconi sono andati a spalare fango a Monterosso ma anche per le vie di Genova senza tanti discorsi.” (Mauro Combi)
“Esco dallo stadio con la squadra e un ragazzino mi chiede l'autografo scambiandomi per un giocatore... chissà quanto tempo ha passato a cercare chi era Grifoni Ovunque come gli avevo firmato.” (Mario De Barbieri)
“Questa passione ci unisce, ci accompagna anche nelle vacanze non solo strettamente legate al Grifone (il ritiro a Neustift, piuttosto che la Crociera del cuore rossoblu) ma anche in altri viaggi in cui portiamo sempre con noi una sciarpa per regalarla a qualche nuovo conoscente; ed è un sentire naturale, in assoluta sintonia che non ci fa stupire né bisticciare se, quando mi si sono rotte le acque, ho deciso di terminare di ascoltare in macchina la radiocronaca della partita Genoa – Modena 0- 0, prima di entrare all’ospedale. “ (Laura Longoni)
“Essere genoani per me è una cosa naturale. Genoano mio nonno, genoana mia nonna, genoano mio padre, al quale Boselli ha regalato una delle ultime gioie prima che si spegnesse... Da parte di mamma invece si è gemellati… tutti napoletani” (Carlo Pronzati “Tutan”)
“Il mondo è troppo piccolo per un così grande amore”, dice Shakespeare… Il mondo, forse… ma non certo la Gradinata Nord! Perché solo il grande amore per i nostri colori poteva far sì che due persone così apparentemente vicine, ma troppo distanti fino a quel momento, potessero incontrarsi, e non lasciarsi mai più, proprio durante una partita del nostro Grifone.” (Alessia Zaniratti e Gabriele Barabino)
“Ci vuole il CUORE per affrontare la vita, per viverne appieno sia le gioie che purtroppo i dolori.
Addì 25 Aprile 2015 è una data per noi molto significativa, è il giorno della nascita del nostro club. Spinti dall' esigenza di creare aggregazione sociale promuovendo iniziative benefiche e a favore del tifo rossoblù siamo partiti con questo progetto.” (William Fossa - Genoa Club Portuali Voltri)
“Grazie per tutte le domeniche "alternative" a ritmo di Genoa, grazie al tempo rossoblù che cancella il tempo grigio che non passa mai di alcune giornate, di alcuni mesi ormai senza tempo, grazie per la "compagnia" e per la fiducia che si scatena in ogni abbraccio dopo il goal, spesso primo affetto dopo anni” (Emanuela Mirrione)
“Da giovane avrei voluto cambiare il mondo; non ci sono riuscita né ci riuscirò mai...ma provo a migliorare, almeno per uno stupido giorno, la vita a qualcuno che ha solo bisogno di sorridere e di sentirsi come gli altri. “ (Rita Maffei)