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Addì, giovedì 1 settembre 2016 - 85° giorno di raccolta - da Un Cuore Grande Così il 01/09/2016 @ 06:49

Addì, giovedì 1 settembre 2016
85° giorno di raccolta
Euro donati 15066

E mentre la raccolta estiva di UCGC si avvia agli ultimissimi giorni, spero frenetici e proficui pertanto continuate a donare, due parole a chi ha reso questa mia rubrica degna di essere considerata tale.
Semplicemente GRAZIE!
Rituzza

“Non sono molti posti dove mi sento a mio agio. Lo stadio è un’eccezione, una zona franca dove timidezza, insicurezza, scarsa tendenza a socializzare si fanno da parte. “ (Silvia Blondet)

“ Penso ad un football di emozioni, di legami che si trasmettono dal nonno ai nipoti, di una storia personale che corre anche su quei gradoni e che balla con il tempo, al ritmo dei nostri cori.” (Quasi Sereno - Marco)

“Per me il Genoa è un parte fondamentale della mia vita: è mio padre che sul letto di morte alza il pugno per un inutile terzo gol alla Cremonese, è la Nord che vedevo da piccolo andando a piedi allo stadio da Piazza Manin, valutando a occhio "quanti eravamo", è mio figlio che temevo non diventasse Genoano, perché abbiamo vissuto i suoi primi 5 anni a Livorno, ed alla maestra dell'asilo che gli chiedeva "Tu cosa sei ?" (Inteso come nazionalità) lui rispondeva semplicemente "Io sono Genoano" ed ora è abbonato in Gradinata Nord, come sono stato io dal 1979.” (Paolo Pasquale)

“Una donna di 47 anni che, priva di qualsiasi familiarità con il calcio, si ritrova ad essere madre di una quattordicenne invasata...che fa allora? Diventa a sua volta tifosissima, lo diventa e lo resta fino alla fine, fino a quegli ultimi mesi in cui, indebolita nel fisico e minata nella mente, ogni volta che mi vedeva rientrare con la sciarpa al collo, levando quel poco di voce che le restava, mi chiedeva: "abbiamo vinto?" (Simonetta Ravaglia)

“ Il Genoa è questo, è come i suoi ragazzi: non si arrende e continua a dipingere il suo Sogno. Un sogno che sale, come quei gradini sui quali si stende tutta la passione della sua gente.” (Early Journey - Patrizia)

“Per molti il Genoa rappresenta un qualcosa che va ben oltre a undici ragazzi che nel tempo hanno corso, corrono e correranno dietro ad un pallone. E’ storia, appartenenza, orgoglio. Ma credo che prima di tutto sia un qualcosa di intimistico e difficilmente spiegabile....E cosa mi piacerebbe che un giorno, nella vita che sceglierà di vivere, riuscisse a comprendere mia figlia. L’amore che può esserci dietro a due colori ed un prato verde.
Passeranno presidenti, allenatori e giocatori. Ma tutto questo resterà per sempre. ” (Matteo Perani)

“L'amore incondizionato che si prova per il Genoa, per i nostri colori, sono queste le ragioni di vita più belle.. “ (Giulia Ferrari)

“Io non so cosa sarei stato se non fosse esistito il Genoa, ma grazie a dio è un problema che non mi devo porre. “ (Carlo Cayman)

“Spesso le persone ci deridono, ma non possono capire e personalmente sono anche contento che sia una cosa solamente per noi.
“Creiamo famiglie allargate , nel nome del Genoa” E chi non ci capisce, peggio per lui.” (Armando Canevello)

 “La soddisfazione però è enorme per aver portato il nostro Grifone in Europa ed aver vinto il premio come miglior tifoseria del Torneo dimostrando anche  qui  (per chi ancora non lo sapesse)l'Amore e la Passione che ci lega al Nostro VECCHIO GRIFONE.” (Salva Frasca)

“Non importa che si stia giocando nella massima serie o nelle categorie inferiori, a noi genoani importa solo essere al campo (...) a vedere 11 grifoni correre che sporcano la maglietta dando tutto quello che hanno in corpo…” (Davide Galletto)

“Essere genoani a distanza significa vivere le vigilie importanti, gioire e soffrire...DA SOLI...perchè “Il Genoa ce l’hai dentro e qualsiasi tentativo di spiegazione a chi non è come te, non è altro che una perdita di tempo”” (Luigi Carbonara)

“Sara' capitato anche a voi (...), ma certe persone, senza motivo apparente, ti entrano dentro. Ti piacciono proprio. Si certo, l'innegabile fede verso quella maglia da due colori (uno e' poco, tre sono troppi), ma quella voglia di "sacrificare" un pochettino di loro per dedicarlo al prossimo non e' mica roba da poco. “(Fulvio Fileni)

“Io voglio solo che i miei figli e i figli dei miei figli abbiano la possibilità di continuare ad amare i colori rossoblu, di portare avanti questa passione smisurata e che il Genoa abbia un futuro. “ (Edoardo Bozano)

“Mi emozionai a vedere la scritta Genoa, non sapevo dove fosse Oviedo. Ma sapevo che ci sarei andato. “ (Ivano Mucchi)

“Una passione che mi ha fatto fare , chilometri e chilometri... e che mi fa entrare in gradinata con la consapevolezza di entrare nel salotto di casa mia ,con gli amici di sempre con le sciarpe al vento , la percezione di quella piccola bambina con i codini continua ... fratelli , amici e a volte come in famiglia con screzi e litigi , ma sempre uniti per un unico amore il Grifo .... nella mia vita non ho solo questo ..ma QUESTO FA LA DIFFERENZA !!! “(Laura Fogli)

“Per noi il Genoa va oltre la semplice squadra di calcio: il Genoa è parte della nostra vita quotidiana del nostro pensiero e dei nostri valori.....il genoano ha il potere di guardare il suo vicino e capirne le emozioni del momento,perché le sta provando anche lui oppure le ha provate in passato. (Andrea Tamagno)

“La malattia è ereditaria, si innesta nel profondo del patrimonio genetico.
Me l’ha trasmessa mio nonno materno. Lui e i suoi fratelli, da bambini, ogni domenica partivano da Quarto, andavano a piedi fino a Marassi, e davanti ai cancelli del Campo du Zena cercavano un adulto che accettasse di fingersi loro padre per poter entrare al Ferraris. “ (Zena Gne- Giuliano Gnecco)

“Un giorno all'improvviso" capita che per un motivo o per l'altro, ti imbatti in qualcosa che entri a far parte di te, della tua vita e che sia talmente radicato da non staccarsi più  se non il giorno della tua fine.
Quel giorno per me, è stata una domenica di quarantacinque anni fa. All'ora di pranzo sentii mio padre rivolgersi a mia madre dicendo "Oggi lo porto al campo." ...” (Corrado Camozzi)

“Un televisore in bianco e nero, è quello della cucina, con i tasti pesanti da schiacciare, è lì che si guardavano le sintesi delle partite la domenica sera tutti insieme attorno al tavolo, mamma, papà mio fratello e io.” (Elena Poggio)

“Ed io, illuminato dalla luce rossoblù appena nato, ho deciso qualche anno fa di raccontare la Nord in un modo diverso.
Abbiamo sempre tutti visto le foto della Gradinata dal campo o dagli altri settori; invece io sto cercando di far vedere la Nord da dentro, dagli occhi di quei 10000 che ogni domenica la vivono rendendola di fatto viva essa stessa.” (Davide Fiz)

“...noi non “tifiamo” Genoa perché, come definizione, è troppo limitata, a un singolo contesto. Noi “siamo” genoani perché la visione della nostra vita a 360 gradi è permeata di rossoblù…a prescindere che si giochi la domenica alle 15.00! “ (Jacopo Noceti)

“Ciao nonno è passato oramai quasi un anno da quando sei salito su al terzo anello e da tantissimo tempo per acciacchi vari non venivi più allo stadio e questo mi mancava moltissimo... adesso siamo di nuovo insieme nella Nord. “ (Andrea Atanasio)

“Nella mia prima vita ero juventino, perché mio padre voleva così, ed allora, anche nella seconda vita ho continuato ad informarmi sui risultati della juve, loro vincono, portano buone notizie, è facile tifarli. Quando in comunità ci hanno dato la possibilità di andare allo stadio a vedere il Genoa, grazie ai ragazzi del “Cuore”, tutto è cambiato... Ho tifato Genoa ed ho avuto la riprova che ho ancora tante vite da iniziare” (Maurizio – Villa Basilea)

“So che dovrei ritirarmi ma non riesco perché lo stadio è il mio habitat naturale, ho iniziato ad andarci da piccolo anche se il calcio non mi interessava granchè ma era un modo per stare con mio papà.” (Franco Leoni )
“La Genoanità è la capacità di restare in piedi contro le sferzate di vento che il destino getta addosso a chi cammina a testa alta, spazzando via spesso la pazienza ma non la resistenza. “ (Cristiano Micera)
“L'ingresso al Ferraris ebbe l'effetto di una folgorazione, essendo abituato a vedere il calcio solo in televisione, mi sembrava così strano potermi guardare intorno senza dover guardare quello che proponeva la telecamera, ragione per la quale fu più il tempo che passai a guardare quello che succedeva intorno a me anzichè seguire la partita...” (Maurizio Larosa)

"La mamma non mi manda a Oviedo, Davide e lo zio Manuel ci vanno con l’aereo, la nonna mi porterà a vedere le macchine che partono dal Palasport" (Tiziana Giannotta)

“L’orgoglio di essere genoano l’ho sempre sbandierato anche nei tempi più bui in mezzo a covi di gobbi piemontesi e interisti che forse ora avrebbero più rispetto ma i ricordi di ogni partita sono passi scanditi della mia vita e mi vivo la mia passione pulita verso un qualcosa che va oltre il gioco del calcio e che vorrei che i miei figli imparassero più che altro per loro stessi. “ (Danilo Cazzulo)

“Il Genoa non e’ solo una squadra da tifare,ma una parte di noi, che ci accompagna sempre e se riesci anche a fare qualcosa di “buono” con “Un cuore grande cosi’” allora vinci su tutti i fronti.” (Paola Bianchi)

“Il Genoa non era per me inizialmente un affare di famiglia,avendo padre doriano, ma lo è diventato grazie a quella famiglia che negli anni sono diventati parenti acquisiti, ma Grazie anche a mio Padre per non avermi bloccato questa passione.“ (Giorgio Rocca)

“L’essere genoano per me rappresenta essere una élite, essere stati scelti per portare avanti tradizioni e colori come fecero i nostri padri ed i nostri nonni prima di noi.
Per me, questo senso elitario ha una maggiore ragione di essere, in quanto nato e vissuto a Sampierdarena...” (Luca Pitto)

“Un momento per me fondamentale è l’uscita verso lo stadio. Grazie ad UCGC sono tornato a vedere il mio Genoa ed i momenti in cui varco il cancello per tornare al campo, mi fanno sentire di nuovo libero e torno me stesso...” (Mauro – Villa Basilea)

“Se penso al mio essere genoana,come un po' tutti, i ricordi affondano le radici nell'infanzia..perché, inutile girarci intorno, il Genoa si respira e si vive 365 giorni l'anno ogni anno fin da quando nasci se hai la fortuna di nascere tra chi, questi colori, li ama..” (Annalisa Rossetto)

“Sono una recentissima tifosa Genoana e credo di avere in me lo spirito dei bambini che vivono il Genoa grazie alle esperienze e ai racconti dei loro amici, genitori e nonni tifosi da molti anni. Ascolto a bocca aperta i racconti dei "vecchi" tifosi che ricordano i viaggi in Europa per seguire il Grifone e rimpiango di non aver vissuto quei momenti storici. “ (Patrizia Bianco)

“Aiutare è' un bene che facciamo prima di tutto a noi stessi, come perdonare, come lasciar perdere, come prendere il coraggio di lottare per chi ogni giorno lotta per sorridere e per farcela. “ (Luisa Setti)


“La solitudine, il dolore per la mia inadeguatezza, mi hanno portato a rivolgermi ad un centro di salute mentale dove, in seguito ad un iniziale periodo di lunghi e proficui colloqui, con la psichiatra che mi aveva in cura abbiamo deciso per un periodo di ricovero in una comunità, che mi aiutasse a maturare e a rendere autonomo. “ (Stefano – Villa Basilea)

“Per me,essere Genoano non è il risultato sportivo. Probabilmente non lo è per nessuno di noi,altrimenti avremmo già disertato la Gradinata e l'intero stadio da tempo.
Essere Genoani, senza nulla togliere alle altre tifoserie, è passione. Per me la Passione è colore,coreografia.” (Marco Granai)


“ Per vedere il grifone vincente in un derby dovetti aspettare per oltre dieci anni un brasiliano che tirava da lontano ....ma in quegli anni mai mi sognai di abbandonare per quanto fosse stata ingloriosa la prestazione la gradinata ....anzi volevo rimanere lì a guardarli esultare fino a che l'ultimo di loro non se ne fosse andato e insieme a me c'erano centinaia di fratelli fieri indomiti e orgogliosi dei propri colori ....primi ad arrivare e ultimi a lasciare il tempio ...nonostante tutto ...baccicin andava a casa prima di noi ....comunque “ (Lorenzo Benve)


“Mia madre Rita nata nei 1913 non era proprio genovese ma di famiglia rivierasca per madre e emiliana da parte di padre.
Ma il suo tifo per il Genoa era vero e profondo, mi raccontava quando avevano soldi lei e la sorella andavano in tribuna con guanti borsetta capellino.” (Andreina Merlino)


“Sono passati vent'anni e quel  paese prima composto solo da bianco nero azzurri ora si è colorato di rossoblu....mi piace pensare che quelle due ragazzine che anzichè andare in discoteca...come tutte....si sparavano km e km di curve....abbiano contribuito alla diffusione del virus. “ (Simona Baroni)

“..da sempre in pratica ho frequentato lo stadio in modo solitario, forse avrò un'indole da orso, partivo e parto tuttora da solo da casa ma per fortuna trovo sempre e comunque aggregazione con tante care persone conosciute pian piano durante gli anni, in pratica davvero come una grande famiglia, e per me che non la ho è una cosa veramente importante.” (Riccardo Grossi)

“Io di mostriciattoli pronti a punzecchiarmi, ahimè, ne ho avuti tanti e, chi mi conosce bene di persona può confermarlo. Ciò che mi ha fatto star meglio è stato, sostanzialmente, l'affetto delle persone a me vicine e, queste persone, le ho trovate che, come me e come tantissimi di noi di questo gruppo, stavano in piedi su quei seggiolini blu.” (Simo Moroni)


“Il Genoa per me e’ il torneo “Ciao Edo” in mezzo a ragazzi arrivati da ovunque per ricordare il sorriso di uno di loro che si accendeva soprattutto quando vedeva scendere in campo quelle 11 magliette rossoblu.
Il Genoa per me e’ il torneo “United in the name of Genoa” che Luca Carini organizza ogni anno con quei pazzi di Amsterdam innamoratisi dei nostri colori quando la Nord ruggiva davvero.
Il Genoa per me e’ un manipolo di ragazzi e qualche vecchietto che con pale e picconi sono andati a spalare fango a Monterosso ma anche per le vie di Genova senza tanti discorsi.” (Mauro Combi)


“Esco dallo stadio con la squadra e un ragazzino mi chiede l'autografo scambiandomi per un giocatore... chissà quanto tempo ha passato a cercare chi era Grifoni Ovunque come gli avevo firmato.” (Mario De Barbieri)


“Questa passione ci unisce, ci accompagna anche nelle vacanze non solo strettamente legate al Grifone (il ritiro a Neustift, piuttosto che la Crociera del cuore rossoblu) ma anche in altri viaggi in cui portiamo sempre con noi una sciarpa per regalarla a qualche nuovo conoscente; ed è un sentire naturale, in assoluta sintonia che non ci fa stupire né bisticciare se, quando mi si sono rotte le acque, ho deciso di terminare di ascoltare in macchina la radiocronaca della partita Genoa – Modena 0- 0, prima di entrare all’ospedale. “ (Laura Longoni)


“Essere genoani per me è una cosa naturale. Genoano mio nonno, genoana mia nonna, genoano mio padre, al quale Boselli ha regalato una delle ultime gioie prima che si spegnesse... Da parte di mamma invece si è gemellati… tutti napoletani” (Carlo Pronzati “Tutan”)

“Il mondo è troppo piccolo per un così grande amore”, dice Shakespeare… Il mondo, forse… ma non certo la Gradinata Nord! Perché solo il grande amore per i nostri colori poteva far sì che due persone così apparentemente vicine, ma troppo distanti fino a quel momento, potessero incontrarsi, e non lasciarsi mai più, proprio durante una partita del nostro Grifone.” (Alessia Zaniratti e Gabriele Barabino)

“Ci vuole il CUORE per affrontare la vita, per viverne appieno sia le gioie che purtroppo i dolori.
Addì 25 Aprile 2015 è una data per noi molto significativa, è il giorno della nascita del nostro club. Spinti dall' esigenza di creare aggregazione sociale promuovendo iniziative benefiche e a favore del tifo rossoblù siamo partiti con questo progetto.” (William Fossa - Genoa Club Portuali Voltri)

“Grazie per tutte le domeniche "alternative" a ritmo di Genoa, grazie al tempo rossoblù che cancella il tempo grigio che non passa mai di alcune giornate, di alcuni mesi ormai senza tempo, grazie per la "compagnia" e per la fiducia che si scatena in ogni abbraccio dopo il goal, spesso primo affetto dopo anni” (Emanuela Mirrione)

“Da giovane avrei voluto cambiare il mondo; non ci sono riuscita né ci riuscirò mai...ma provo a migliorare, almeno per uno stupido giorno, la vita a qualcuno che ha solo bisogno di sorridere e di sentirsi come gli altri. “ (Rita Maffei)
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Nuove aste nel gruppo Facebook di UCGC - da Un Cuore Grande Così il 01/09/2016 @ 00:25

Nel ricordarvi di spuntare le notifiche TUTTI I POST nel nostro gruppo Facebook per rimanere sempre aggiornati, per vedere come, cliccate il seguente link:

https://www.facebook.com/groups/627011247403056/permalink/866982643405914/

stasera dopo la chiusura della sessione estiva del calciomercato eccoci a Voi con un'altra mega asta: sono 21 le sciarpe messe a vostra disposizione da Daniele Dussoni (19) , Davide Galletto (1) e Lorenzo Benve (1) grazieee!!! tutte anni 80 / 90, quasi tutte in lanetta tranne alcune in raso.
Potete vederle nelle foto qui sotto correttamente numerate, nel dettaglio:
1) Pegliese (?) 2) Ternana 3) Napoli 4) Milan 5) Parma 6) Hellas Verona 7) Atalanta 8) Parma 9) Hellas Verona 10) Livorno 11) Atalanta 12) Glasgow Rangers 13) Glasgow Rangers 14) Olanda 15) Ajax 16) Monaco 17) England 18) Arsenal 19) Aston Villa 20) Manchester City 21) Manchester Utd
Potete fare le vostre offerte commentando il post nel nostro gruppo Facebook al seguente link:

https://www.facebook.com/groups/627011247403056/permalink/916194085151436/

fino a sabato 3 settembre alle 19:59 con una base d'asta di 10 euro per sciarpa specificando con il numero e squadra su quale si punta. Forza!!!!
Tutta la cifra confluirà nel totalone di UCGC. Grazie!!!

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Addì, mercoledì 31 agosto 2016 - 84° giorno di raccolta - da Un Cuore Grande Così il 31/08/2016 @ 06:48

Addì, mercoledì 31 agosto 2016
84° giorno di raccolta
Euro donati 14846

“Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” (Antoine de Saint-Exupéry). 

Conosco l'autrice del contributo odierno più di chiunque altro al mondo,ed è la persona con la quale sono più critica e severa tanto che ancora non riesco a farmela piacere del tutto. Discuto spesso con lei anche perchè tende caparbiamente a voler far di testa sua, sbattendo il muso e facendosi male. Ma l'ho sempre vista anche rialzarsi e, con un sorriso, ricominciare.
E' egocentrica e logorroica ma nasconde, come tutti, fragilità e inquietudine che maschera con la sua esuberanza; il suo è un caratteraccio, ma quando prende un impegno lo porta a termine fino in fondo e a qualsiasi costo...ed è forse uno dei pochi aspetti che ammiro in lei insieme alla sua schiettezza.
Ha quattro grandi amori nella vita: la sua famiglia, il suo lavoro, il Genoa e UCGC.
Non la ringrazio...e dopo la lettura del suo contributo inizierò, come sempre, a criticare e contestare ogni singola parola del suo scritto...ma oramai ho pubblicato ;)

“Nascere a Marassi, a cento metri dallo stadio e crescere come un maschiaccio in strada in mezzo ai ragazzini della via è il mio retaggio della passione per il Genoa.
Nessun nonno, zio o padre che mi abbia condotto al Ferraris per il mio battesimo, ma una mano sconosciuta “Signore...mi fa entrare?” o la scoppola sulla testa “Vanni Balletta” e tutto perchè lì andavano i miei amici dopo interminabili partite al Ferrarino alle quali ero ammessa solo perchè le mie ginocchia erano eternamente sbucciate (“non come quelle delle femmine” dicevano), perchè accettavo qualsiasi ruolo in campo (tanto ero scarsa a prescindere ma ero un comodo tappabuchi) e, soprattutto, perchè possedevo il pallone.
Peraltro, solita sfiga, quando mi appassionai al grifone eravamo come sempre in un periodo del piffero, la serie C e ho ancora da qualche parte un paio di azioni del Genoa (Piccoli Azionisti Genoani) che mi feci regalare per il mio compleanno; che bimba strana ero ma, pensandoci adesso, già allora ero attratta dalle cause perse, dagli ultimi e cercavo il modo per aiutarli.
Per anni continuai ad andare allo stadio con costanza, fermandomi poi per un bel pezzo, che naturalmente coincise con il periodo d'oro, quando nacque mio figlio. (Avete finalmente di fronte qualcuno che nominando Genoa Oviedo vi dirà “IO NON C'ERO”, quantomeno non sul campo) Quando tornai fu interminabile serie B...
Ma non voglio tediarvi con racconti che già sapete e avete vissuti
Vi voglio raccontare invece della mia seconda vita da Genoana...ovvero quando incontrai Lorenzo e UCGC perchè poi parte tutto da lì per arrivare fino a qui.
In realtà vi dovrei prima parlare del compianto Franco Salvo e delle sue splendide lezioni di genoanità che impartiva agli alunni delle scuole attraverso un progetto dell'ACG, della mia classe di allora nella quale erano presenti molti bimbi deprivati socialmente e culturalmente e del mio desiderio di fornire loro occasioni di svago e di opportunità differenti e più stimolanti del loro quotidiano Trovai quindi trovai motivante il concorso dell'Associazione Club Genoani per la realizzazione di uno striscione che avesse come tema i bimbi dal titolo “Un Grifone per la Nord” e inaspettatamente il nostro fu proclamato tra i vincitori.
Ho portato generazioni di studenti ovunque, ma nulla è paragonabile alla gioia e all'orgoglio del giro di campo prima di un Genoa Catanzaro con i miei alunni trionfanti: e ricordo come fosse adesso la sosta sotto la Nord stretta ai miei bimbi con i brividi che ci scuotevano e io che ripetevo loro “ E' l'emozione ...è l'emozione...Bimbi...guardate la Nord” mentre dalla gradinata ci venivano dedicati applausi e cori.
Oltre ad una targa, tuttora in bella mostra in Presidenza, ci premiarono con 25 maglie del Genoa ma i miei piccoli ed io pensammo a chi era meno fortunato di noi (e credetemi sulla parola...anche loro non erano fortunatissimi, ma c'è sempre chi sta peggio...sempre) e decidemmo di donarle. C'era un certo Mago rossoblù che impazzava sulla rete all'epoca con la prima edizione di UCGC e lo contattai proponendogli quelle 25 maglie per i suoi pazienti o per i ragazzi di Don Gallo.
Lorenzo venne nella mia scuola con un vassoio di paste per i miei “sgangherati” bambini che prepararono canzoncine e una cerimonia ufficiale per la consegna del nostro dono. E qualche mese dopo tornò con 25 abbonamenti della seconda edizione da destinare ai miei ragazzi e alla mia scuola, popolare e popolosa.
Una cosa incredibile: in assenza della TDT, passando le tessere di mano in mano, durante quel campionato riuscii a mandare allo stadio centinaia di ragazzini: era il maledettissimo 2005..serie C e la mia scuola divenne un tripudio di sciarpe e berretti rossoblù! Era una gioia e un orgoglio osservarli salire le scale in quel periodo e sentirli cantare i cori da stadio...felici perchè avevamo magari vinto contro la Fermana e la serie B sembrava più vicina.
Fu naturale, poi, affiancare Lorenzo in UCGC consapevole di essermi imbattuta in un'iniziativa particolare ancor più perchè nel nome del Genoa. E poco dopo arrivò Riccardo.
Da quel momento anche il mio modo di vivere lo stadio è cambiato: mi incavolo come tutti, piango, gioisco, esulto, tifo...ma una parte di me è sempre volta con soddisfazione e orgoglio a quei settori dove ci sono i ragazzi a cui abbiamo destinato le tessere perchè qualcosa di buono e importante si riesce a fare solo se si vuole e tutti insieme, anche in un luogo ludico e di svago quale è lo stadio.
E nessuna amara sconfitta o delusione riesce a togliermi l'entusiasmo poiché, comunque, qualcuno sta vivendo sereno la sua giornata “normale”, con l'emozione di averla trascorsa in mezzo ad una grande famiglia e in una casa, la Casa, dove barriere e differenze scompaiono...
Da giovane avrei voluto cambiare il mondo; non ci sono riuscita né ci riuscirò mai...ma provo a migliorare, almeno per uno stupido giorno, la vita a qualcuno che ha solo bisogno di sorridere e di sentirsi come gli altri.
E voi che contribuite affinchè tutto ciò accada, pensateci la prossima volta che sarete allo stadio...cercate, anche se non li vedrete, quei sorrisi felici e continuate a sostenere UCGC.
Come continuerò a fare io fino a quando mi sarà concesso”. ( Rita Maffei - Rituzza di UCGC)

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Addì, martedì 30 agosto 2016 - 83° giorno di raccolta - da Un Cuore Grande Così il 30/08/2016 @ 06:45

Addì, martedì 30 agosto 2016
83° giorno di raccolta
Euro donati 10246
“Non penso mai al futuro. Arriva così presto.” (Albert Einstein)
Il secondo pezzo di Marco, Quasi Sereno, mi sembra, oltre che interessante, anche un ottimo spunto di riflessione...leggete con attenzione e pensate al vostro progetto Genoa per il 2030!
Grazie Marco... per il tuo scritto, per la tua idea...e per la sempre generosa donazione.
“Cari amici di UCGC, in queste settimane ho letto molto di voi, mi sono emozionato ed ho ricevuto sempre nuove conferme di genoanità, soprattutto con un occhio di riguardo alla storia personale e del Genoa.
Ho però riflettuto perché credo che il futuro ponga le proprie fondamenta in un passato solido, ma a me pare che di futuro parliamo troppo poco e, se lo facciamo, è più facile che accada per episodi legati alla contingenza.
Credo invece che una storia, un'avventura, durino con una buona dose di utopia, di desiderio che scavalca le montagne.
Mi e vi invito, quindi, ad esporre i progetti per il 2030; ma non mi riferisco a questioni "banali" come la stella o l'acquisto del Messi che ora ha 4 anni. Questi sono sogni che ci accomunano, ma ancora legati al vile denaro, al mercato, a chi "ce l'ha più lungo". Io invece vorrei che, come i nostri avi del 1893, dimostrassimo di aver più lungo l'intuito, di saper percorrere sentieri che ancora non esistono.
Allora, per non lasciare tutto in sospeso, comincio io, con mie piccole manie che covo da tempo. Non mi criticate sul senso pratico, non è compito mio controllare il cantiere dei lavori. Io provo a lanciare suggestioni che, male che vada, finiranno nel nulla. Per praticità, le enumero.
1. Vorrei che il Genoa fosse la prima squadra a vietare ai propri giocatori il fallo di simulazione. Sì perché mi piace il gioco maschio, il colpo dato e preso, ma quei ruzzoloni finti, quelle stramazzate al suolo, non si possono vedere. Non sono cose da furbi, ma da finti, complicano la vita all'arbitro e sono brutte anche da vedere.
2. Vorrei che la nostra terza maglia fosse fatta ogni anno da un artista diverso. Perché la terza maglia è sempre un po' figlia di nessuno. La prima e la seconda devono religiosamente rispettare la tradizione, ma con la terza vogliamo rompere gli schemi? Allora io darei ogni anno il tema "terza maglia del Genoa" ad un artista diverso, per una collezione che nel tempo diverrebbe davvero da museo. E siccome siamo nel 2016 e Picasso e Klee sono morti, proporrei il compito a Banksy, a Blu (autori di murales), a Milo Manara, a Tiziano Sclavi, a Zerocalcare (tutti fumettisti), a Michelangelo Pistoletto, a Maurizio Cattelan (artisti), perché no a Pedro Almodovar o a Wim Wenders (registi molto originali nell'uso del colore), ma anche a fotografi o a qualche stilista particolarmente innovativo. Titolo preciso, svolgimento molto libero, senza paura.
3. Questo non riguarda solo il Genoa, ma il calcio in generale. Vorrei che ogni domenica, in ogni squadra di serie A e B, dovesse giocare stabilmente un tifoso, estratto a sorte tra quelli che hanno chiesto di poter giocare, purché non giochi a calcio in nessun campionato professionistico; deve essere semplicemente una persona che abbia quel sogno e che sia in grado di ricevere un'abilitazione medica, insomma che non rischi un infarto.
4. Vorrei che dal 2030 le rose delle squadre fossero composte solo dai calciatori cresciuti nei propri vivai, con un numero massimo di vivai per società e di giocatori per vivaio, quindi con una base uguale per tutti. E' vietato il calciomercato in ogni sua forma.
Bene, ora mi fermo. Direi di aver "cioccato" abbastanza, ma questi sono solo sogni appunto, per un'idea mia di Genoa che va oltre il campionato. Sarei curioso di sapere se anche altri hanno queste "visioni", con o senza uso di sostanze dopanti. Vi leggerei con voglia di andare oltre (d'altronde non credo proprio che Spensley avesse immaginato il quarto uomo, la moviola o i tessuti termosaldati) “ (Marco - Quasi Sereno)
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Addì, lunedì 29 agosto 2016 - 82° giorno di raccolta - da Un Cuore Grande Così il 29/08/2016 @ 06:35

Addì, lunedì 29 agosto 2016
82° giorno di raccolta
Euro donati 10101

“Lieve è l’oprar se in molti è condiviso.” (Omero)

Ho apprezzato ed amato ogni singolo contributo che mi avete inviato: mentre li riordino (magari chissà... se ne farà un libro) li rileggo e ogni volta ne scopro sfumature romantiche, personali, identitarie perchè ciò che avete scritto è ciò che provo io tanto che mi viene da pensare che sia il Genoa ad appartenere a noi tifosi...ma siamo noi che apparteniamo a Lui.
Dicevo...amo i vostri contributi, ma più di tutti hanno il potere di scuotermi l'anima e di rendermi orgogliosa all'inverosimile quelli che arrivano da Villa Basilea.
Lo scritto di oggi proviene da Emanuela Mirrione...l'educatrice pioniera di Villa Basilea con la quale condivisi l'esperienza più bella sul Piazzale del Ferraris: quella dei pazienti che diventavano “raccoglitori”, con impegno e abnegazione commoventi.
Tu ringrazi noi Emanuela...io ringrazio te e tutte le tue colleghe per quanto ci avete regalato in termini umani nel corso di questi anni. Forza Matti per il Genoa...

“Eccoci....e anche quest'anno inizio scrivendo grazie....
Grazie per tutte le domeniche "alternative" a ritmo di Genoa, grazie al tempo rossoblù che cancella il tempo grigio che non passa mai di alcune giornate, di alcuni mesi ormai senza tempo, grazie per la "compagnia" e per la fiducia che si scatena in ogni abbraccio dopo il goal, spesso primo affetto dopo anni, grazie a Marina, Enzo, Mauro, Andrea, Pierpi, Maurizio, Cristian, Roberto Natalia,Michele, Roberto B., Maurone, Potito, Silvio e ai nuovi che verrano Oberdan, Livio, Fabrizio perchè la loro energia autentica ricarica anche le nostre anime......e grazie alle mie compagne di viaggio....quelle "vecchie"..Elena alla regia, Annalisa verso nuove vicende affaccendata, Dalila che ci stà dentro!! Ed alle "nuove"...Simona ti aspettiamo!!!

Grazie a chi dona, ha donato e donerà perchè accenderà il nostro tifo e la nostra voglia di stare insieme!!!
Forza UCGC!!! Noi sempre Matti per il Genoa!”  (Emanuela Mirrione)

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Addì, sabato 27 agosto 2016 80° giorno di raccolta - da Un Cuore Grande Così il 27/08/2016 @ 06:56

Addì, sabato 27 agosto 2016
80° giorno di raccolta
Euro donati 8601
“Il dolore è il gran maestro degli uomini. Sotto il suo soffio si sviluppano le anime.” (Marie von Ebner-Eschenbach)
Probabilmente in questo periodo la mia sensibilità è a livelli elevatissimi, frutto di una estate di apprensione che ha avuto come epilogo un dolore fortissimo che mi ha segnata in modo importante e che non si placa, ma questo pezzo mi ha commosso fino alle lacrime: e una delle ragioni la scoprirete fra qualche tempo.
Mi sono ritrovata tantissimo nelle parole di questo contributo inviatomi da William Fossa, da sempre attivo e al nostro fianco, e dai suoi colleghi portuali di Voltri; parole che hanno rafforzato ancora di più l'impressione positiva che ho provato da subito per William e che, contemporaneamente, mi fanno sentire vicini e amici anche i suoi colleghi sebbene se non abbia mai avuto il piacere di incontrarli personalmente.
Ti ringrazio di cuore William e attraverso te ringrazio i ragazzi del Genoa Club Portuali Voltri...siete grandissimi!
“Ci vuole il CUORE per affrontare la vita, per viverne appieno sia le gioie che purtroppo i dolori.
Addì 25 Aprile 2015 è una data per noi molto significativa, è il giorno della nascita del nostro club. Spinti dall' esigenza di creare aggregazione sociale promuovendo iniziative benefiche e a favore del tifo rossoblù siamo partiti con questo progetto.
Dopo circa un anno dalla nostra nascita un grave lutto ha colpito un nostro collega in maniera improvvisa ed ingiusta, nei giorni a seguire i soci si sono mobiltati per aiutare la famiglia. Proprio in quei giorni ci siamo resi conto che avevamo visto giusto qualcosa di buono era nato e la tristezza provata in quei momenti si mischiava alla commozione nel vedere così tante persone disposte ad aiutare il prossimo.
Ognuno di noi avrebbe a raccontare aneddoti sulla propria passione rossoblù, ma essendo in tanti faremmo "notte", per questo passiamo oltre esprimendo ciò che per noi è il Genoa.
Il Genoa come già detto è amore puro, passione, aggregazione, emozione, gioia, dolore, tradizione da tramandare, è l'abbraccio dopo un goal, è tornare bambini per 90 minuti guardando quelle maglie meravigliose, insomma il Genoa è un fuoco che mai potrà sopirsi in noi.
Detto questo quindi non possiamo che appoggiare U.C.G.C. che a nostro avviso rappresenta un'eccellenza a livello nazionale, invitando tutti a donare perché regalare un sorriso a chi ha bisogno fa bene al CUORE.
Forza Genoa, forza UN CUORE GRANDE COSÌ, donate, donate, donate.
Il direttivo del GENOA CLUB PORTUALI VOLTRI “ (William Fossa) genoa.74.75.jpg

Nuove aste nel gruppo Facebook di UCGC - da Un Cuore Grande Così il 26/08/2016 @ 21:16

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stasera, dopo il clamoroso, inaspettato e graditissimo successo degli adesivi anni '80, ripartiamo immediatamente stavolta con 4 magliette particolari.
Partiamo dalla seconda messa a Vostra disposizione dal Vintage Group Genoa (grazie!), quasi identica alla prima.. quasi.. sempre una L ma sulla manica la dedica pro UCGC è in blu anzichè in rosso..
La seguente ci è donata da Eu Genoa (grazie!) e non ha bisogno di presentazioni: una maglietta Old Block 2015 rosso cardinalizio misura XL!
Passiamo a Michele Simoncelli ed il Genoa Club Savona (grazie!) che ci donano una maglietta del club taglia M, direi che la foto si commenta splendidamente da sola...
Finiamo con un pezzo unico: Catto Settantuno (grazie!) ci ha sempre nei suoi pensieri e ci omaggia di una chicca come già in passato, la maglietta Old Block sezione Imperia, la taglia è una L.
Potete fare le vostre offerte commentando il post nel nostro gruppo Facebook al seguente link:

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fino a lunedì 29 agosto alle 19:59 con una base d'asta di 25 euro per maglietta specificando su quale si punta. Forza!!!!
Tutta la cifra confluirà nel totalone di UCGC. Grazie!!!

vintage.blu.jpg ob2015.jpg savona.jpg OB-IM.jpg



Addì, venerdì 26 agosto 2016 - 79° giorno di raccolta - da Un Cuore Grande Così il 26/08/2016 @ 06:46

Addì, venerdì 26 agosto 2016
79° giorno di raccolta
Euro donati 8531

“ The world is too small for a such big love” (W. Shakespeare, Antonio e Cleopatra)

Quanto mi piace questo pezzo scritto a due mani da una delle coppie più belle della Nord. Sono Alessia Zaniratti per gli amici Zani e Gabriele Barabino detto Barabba.
I nostri Romeo e Giulietta o Antonio e Cleopatra rossoblù abitano e lavorano a Sampierdarena e credo non sia facile per I loro vicini doriani avere a che fare con due Genoani così uguali e diversi al contempo come leggerete nel contributo.
Non c'è partita nella quale, tra il primo e il secondo tempo, entrambi non vengano a salutarmi...abitudine che iniziò come cabala (quanto ricorre la cabala nella nostra vita da Grifoni) ma poi è diventato davvero il desiderio di abbracciarci e raccontarci un pochino di noi.
Posso solo dire che mi piacciono entrambi...e molto. E li ringrazio per la loro amicizia, per la loro costante vicinanza a UCGC e alla sottoscritta e il loro notevole contributo.
Ps: Zani ...ma ripendiamo la cabala dello scorso anno? No..dimmelo che chiedo un prestito a Findomestic! :)

Alle 7.10, del mattino di una domenica estiva, il treno inizia ad animarsi del solito curioso meltin pot culturale dopo le fermate a San Pier d'Arena e Principe. Finalmente una giornata di relax al mare ci attende, Rituzza sa quanto il lavoro ci abbia consumati, tanto da sottrarci il tempo di scrivere questo pezzo. Quale migliore occasione, quindi, per colmare la nostra mancanza?
“Il mondo è troppo piccolo per un così grande amore”, dice Shakespeare… Il mondo, forse… ma non certo la Gradinata Nord! Perché solo il grande amore per i nostri colori poteva far sì che due persone così apparentemente vicine, ma troppo distanti fino a quel momento, potessero incontrarsi, e non lasciarsi mai più, proprio durante una partita del nostro Grifone.
Noi. Così uguali, così diversi. Con due modi di vivere il Genoa ugualmente appassionati, ma intimamente differenti. Appassionati perché portatori dello stesso DNA e della stessa fierezza che solo due Genoani nati e cresciuti a San Pier d'Arena possono avere, proprio negli anni in cui "gli altri" vivevano il loro “apice” (a scuola classi da 26 bambini di cui 25 ciclisti...ma forse è proprio questo che ci ha temprati!!!). Nati e cresciuti in quella che amiamo definire "la nostra piccola città" , amarla a tal punto da continuare a coltivare il nostro amore e le nostre vite ancora qui.
Tuttavia Gabriele è più utopico e legato al significato storico del "suo" Genoa. Il suo blasone, l'integralismo sulla maglia, il recarsi al "campo" e non al "tempio", tutti valori che paradossalmente anziché rinforzare la fede si sono trasformati, dovendosi confrontare con il calcio attuale, in un lento disamore, lento quasi come una erosione naturale. Alessia, invece, è la tifosa che non si arrende mai, testarda come lo è di natura, e ottimista. Vede sempre il bicchiere mezzo pieno, anche quando sei sotto di tre a due in un derby ed abbracciata a Rituzza che ti chiede “Zani ce la facciamo” risponde “Sì” con decisione e senza pensarci un attimo. La tifosa che non guarda mai indietro, ma sempre avanti, quella che non fa i conti con la terzultima, ma sa che il suo Genoa recupererà 11 punti in poco tempo…
Non basterebbero ore per buttare su carta tutti i pensieri che ci passano per la testa...ma teniamoci qualcosa per un secondo pezzo: non sia mai che possa essere l’occasione per recarci una seconda volta con il treno al mare, lungo la nostra riviera, scorgendo dai finestrini la limpidezza del suo mare da un lato e la asprezza delle sue montagne dall'altro...paesaggi così diversi ma così uguali, appunto. Proprio come noi e il nostro amore per il Genoa.
Donate donate donate!!!” (Alessia Zaniratti e Gabriele Barabino)
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Nuove aste nel gruppo Facebook di UCGC - da Un Cuore Grande Così il 24/08/2016 @ 09:35

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oggi la preparazione è stata lunga difficile e faticosa, ma alla fine ce l'abbiamo fatta! Attenzione perchè qui abbiamo dei pezzi di Storia! Sono 36 (+1) adesivi introvabili, tutti da recupero e quindi senza veline, alcuni mai visti, tutti hanno almeno 30 anni! Li ha messi a Vostra disposizione Stefano Mutolo (grazie!) per la gioia anche pensiamo di collezionisti.. Ve ne sono davvero per tutti i gusti, abbiamo cercato di recuperarli nel miglior modo possibile e crediamo che le foto lo testimonino. Li abbiamo raggruppati in 9 gruppi da quattro adesivi ciascuno numerandoli da 1 a 9.
Potete fare le vostre offerte commentando il post nel nostro gruppo Facebook al seguente link:

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fino a venerdì 26 agosto alle 19:59 con una base d'asta di 15 euro per gruppo specificando con il numero su quale si punta. Forza!!!!
Tutta la cifra confluirà nel totalone di UCGC. Grazie!!!

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Addì, mercoledì 24 agosto 2016 - 78° giorno di raccolta - da Un Cuore Grande Così il 24/08/2016 @ 06:41

Addì, mercoledì 24 agosto 2016
78° giorno di raccolta
Euro donati 7861
“Alcune persone si rifugiano in chiesa; altre nella poesia; io nei miei amici.” (Virginia Woolf)
Carlo Pronzati detto Tutan è uno dei miei soci storici di UCGC e di “piazzale” al quale sono più legata. Voi non avete idea di come svalvoli la testa dopo ore e ore di sole su quel piazzale...e quanti rischi di crollo abbiamo avuto a causa del caldo e delle tante ore in piedi. Ma Carlo, solido come un guerriero azteco, è sempre stato al mio fianco per aiutarmi anche quando le braccia non riuscivano più a tenere la Magic Box che raramente volevo mollare.
Ho già raccontato di quella volta che la pelle dei suoi polpacci, a causa di una ustione da sole esacerbata dal riverbero del piazzale, si staccava a pezzi...ma lui, come un monolite precolombiano, restò fino alla fine della giornata.
Se poi fu curato al centro grandi ustionati non mi è dato sapere...ma oggi come allora quando penso a Carlo Tutan penso alla forza e alla calma insieme e sapere di avere un amico così fa star bene e mi rende orgogliosa e più tranquilla.
Grazie Tutan...grazie per tutto!
“Essere genoani per me è una cosa naturale. Genoano mio nonno, genoana mia nonna, genoano mio padre, al quale Boselli ha regalato una delle ultime gioie prima che si spegnesse... Da parte di mamma invece si è gemellati… tutti napoletani wink
Ho iniziato a frequentare lo stadio molto tardi, una volta abbandonati gli impegni rugbystici che per anni hanno occupato le mie domeniche… da bambino mio padre mi ha portato molto raramente a vedere una partita del grifo, non perché non fosse tifoso, anzi, ma perché in caso di sconfitta, stava talmente male per il nervoso da saltare la cena.
Il primo abbonamento risale infatti al 2003-04, anno in cui avremmo dovuto disputare la serie C a seguito della disastrosa stagione dell’anno precedente, terminata poi con la splendida prova dei ragazzini della Primavera in Genoa-Cosenza.
La mia avventura con UCGC inizia fermandomi a dare una mano a Rita e Lorenzo, conosciuti in occasione della cena di fine raccolta della prima edizione, durante una partita di precampionato nel secondo anno del progetto.
È poi proseguita tra ustioni ed insolazioni sul piazzale dello stadio, pioggia e vento che hanno costretto la squadra a spostare amichevoli e noi il gazebo durante i ritiri a Neustift, assalti di zanzare in occasione di un’amichevole ad Alessandria, con distribuzione di Autan ai tifosi in gradinata e a Rubinho tra i pali… tra gadget e banchetti durante gli anni della raccolta allo stadio; tra il gol di Moretti non visto ma sentito da fuori durante il preliminare di Europa League con l’Odense, tra donazioni di tifosi in coda sotto il sole; tra deliri di calciomercato e immancabili mugugni; tra le aste online degli ultimi tempi e il toto-colore per le maglie Old Block che immancabilmente il grande Roby ogni estate ci mette a disposizione… tra l’emerge che di Lorenzo e l’addì di Rituzza… tra amici conosciuti negli anni e che sono diventati in gran parte la ragione per cui ancora rinnovo l’abbonamento nonostante orari cervellotici delle partite, giornate spezzatino, turni infrasettimanali ed a ora di pranzo, ecc….” (Carlo Pronzati)
Donate...donate...donate... CarloTutan.jpg

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